Il rally Mille Miglia inizia con la cancellazione ancora a bocce ferme della speciale di Morena, un bel 23% della gara, così con il doppio scratch speciale di Salò e Pertiche Pedersoli ha allungato le mani su un successo mai realmente in discussione.
Il taglio dei quattordici chilometri della Morena (da ripetere una volta) hanno lasciato un segno importante su una classifica che con la nuova geografia di gara spostava tutto il peso sportivo sulle Pertiche unica speciale lunga della gara. Un argomento quello dei tagli, cancellazioni, interruzioni e annullamenti che meriterebbe di essere approfondito, non tanto per le mere rivendicazioni sulle iscrizioni, ma sul loro peso sportivo in gare dove il format calato dall’alto è sempre più vincolante in fase progettuale, ma troppo spesso praticamente viene ridotto con troppa leggerezza. La lotta tra le WRC si chiude dopo i primi due round, quello flash nella notte di Salò e la prova di Pertiche ventisette chilometri da mandare giù tutti di un fiato. Con un doppio colpo al volto degli avversari Pedersoli si prende una leadership che non è dilagante, ma sembra sin da subito difficile da scalfire. Abbastanza per andare in controllo mentre i suoi avversari Simone Miele, Marco Signor e Corrado Fontana con delle prove altalenanti tra alti e bassi lasciavano lentamente secondi alla Citroen DS3 del Pede. Nella replica delle Pertiche torna in cattedra la DS3 del Bresciano padrone di casa, che da quel momento amministra senza mai strafare sino alla pedana finale, lasciandosi alle spalle a qualche manciata di secondi Simone Miele e Marco Signor. Esce invece di scena per una toccata al posteriore della sua Hyundai Corrado Fontana, che raggiunge il service ma solo per issare bandiera bianca. Gara strepitosa quella di Andrea Carella che con la Skoda Fabia di Munaretto tiene la scia delle WRC, rintuzzando ogni tentativo di attacco della Fabia di Pinzano. Le verifiche finali però rilevano un sottopeso di 5 chilogrammi sulla vettura del Piacentino, ed anche è evidente l’errore della squadra che non cela intenzioni di frode, la squalifica è inevitabile ed il successo tra le R5 passa al Biellese.