Al rally Mille Miglia la gara è scattata con le prove libere seguite a ruota dalla prova di qualifica, un primo esercizio muscolare sui due chilometri di Puegnago sul Garda, dove a battere il miglior tempo è la Citroen C3 Rally2 di Andrea Crugnola che migliora la sua best performance delle libere lasciandosi alle spalle Andrea Mabellini e Bostjan Avbelj.
Anche se dal punto di vista pratico nelle gare CIAR tutto asfalto la prova di qualifica, che attribuisce il diritto a scegliersi la posizione di partenza, conta poco o niente perché partire avanti o dietro cambia poco o niente. Questa voltà però ad andare a battere il miglior tempo è Andrea Crugnola, palesando la chiara volontà di andare a chiudere la partita CIAR, già sulle strade bresciane. Un esibizione muscolare, mandata in scena già nelle prove libere dove il varesino ha messo i suoi avversari alle corde. Alle sue spalle, ad una manciata di decimi troviamo il padrone di casa Andrea Mabellini, una manciata di decimi dietro al pluricampione tricolore, unico in questo tratto cronometrato a scendere sotto il muro del minuto e sei secondi, oltre a Crugnula. Alle loro spalle con un ritardo di sette decimi Bostjan Avbelj, fallito l’obbiettivo Promotion, andato anticipatamente a Signor, lo sloveno punta esclusivamente a mettersi in mostra, per riscattare almeno in parte una stagione con un inizio claudicante che ha compromesso il finale. Alle spalle dei primi tre con un secondo abbondante di ritardo troviamo Giacomo Scattolon, Andrea Nucita e Alessandro Re che si lasciano alle spalle Campedelli e Basso i due avversari di Crugnola nella corsa alla corona tricolore. Dietro ai due jedi dei rally di casa Italia si piazza il più giovane della filiera nostrana, quel Roberto Daprà che ha appena firmato la decima piazza all’Acropolis. A due secondi e mezzo dallo scratch, in undicesima posizione, si piazza Stefano Albertini uno dei padroni di casa che quest’anno si è dedicato al International Rally Cup (dove ha conquistato due podi), ma sulle strade di casa è sempre un osso durissimo. Come testimoniano i suoi quattro successi, due negli anni del campionato italiano WRC, ed i due più recenti: venti ventitré e venti e ventuno all’interno della massima serie (CIAR).