Loeb tanto per mantenere fede al suo soprannome il “cannibale” inizierà un 2018 di quelli più intensi che mai con tre grandi obbiettivi Dakar, rally e rallycross, ed il primo è già alle porte per lui l’anno della leggenda inizia sulle piste della Dakar.
Il programma interrotto nel WTCC, anche se oramai è morto e sepolto, al cannibale brucia ancora, messo al palo nell’anno in cui avrebbe dovuto lanciare il suo attacco frontale alla decima corona iridata. Ma in questi due anni in Peugeot ha trovato nuovi obbiettivi e forse ancora più motivazioni, ed ora il primo obbiettivo stagionale è nel mirino e risponde al nome di Dakar. Un obbiettivo ambizioso, sicuramente alla sua portata, ma forse uno dei più difficili e con la pressione a mille visto che questo sarà l’ultimo anno della Peugeot nei raid. La porta verso la leggenda potrebbe spalancarsi a cavallo delle Ande, sulle impervie piste e dune del sud America, quelli che per due anni gli hanno sempre risposto picche. La concorrenza più agguerrita, o meglio quella vera, Seb c’è l’ha in casa, con un Peterhansel che in moto o in macchina sembra nato per piegare i raid più duri. Ma le due edizioni che si è lasciato alle spalle oltre a Marocco e Silk Way, potrebbero essere quelle che gli permetteranno di fare la differenza, senza più inciampare. Il limite del cannibale e del suo degno scudiero Elena in questi due anni forse è stato quello di avere ancora il passo dei rally, uno step sopra la concorrenza Dakariana, mentre la soglia del cross country richiede ritmi un pò più riflessivi. Come sempre vincerà il migliore, ma questa volta se arrivasse l’impresa sarebbe di quelle vere, quelle che farebbero ancora più grandi Loeb ma anche la Dakar.
