CAMBIAMENTO A PICCOLE DOSI

0

L’ordine di partenza che da tanto fa discutere finalmente passa sui banchi della FIA, ma a quanto pare i cambiamenti saranno minimi, al limite di una sorta di presa in giro; è oramai sempre più evidente la filosofia di qualche entità all’interno della commissione che per creare equilibrio e incertezza è disposta a calpestare la credibilità sportiva dei rally.

Vista l’impossibilità di ignorare le richieste dei protagonisti, di spettatori ed addetti ai lavori, oltre a quelle di molte squadre (eccezion fatta per quei di Puppala che nonostante quest’anno in Svezia si sino presi un calcio nei denti da paura, non hanno proferito critica, attenti alla politica prima che allo sport). La commissione rally è praticamente stata obbligata a mandare sui tavoli del prossimo consiglio una proposta con il cambiamento della controversa regola sull’ordine di partenza. Che tra i legislatori ci sia chi abbia sempre avuto posizioni accondiscendenti verso chi non voleva cambiare le cose è abbastanza evidente, ma l’ultima bozza quella che teoricamente dovrebbe andare sul tavolo FIA ha dell’incredibile: l’ordine di partenza del venerdì è destinato a rimanere invariato, ma visto che in alcune gare come in Finlandia qualche settimana addietro Neuville (il leader del WRC), è precipitato dietro a tutti e ripartendo per primo nelle altre due tappe nulla ha potuto fare per tre giorni. Qualcuno dopo avere pensato di scaraventare li davanti quelli del WRC2, rovinando anche a loro la gara, è andato verso una soluzione di minore impatto, ovvero fare partire davanti a tutti chi rientra con il rally2, concorrenti che oggi partono subito in coda ai concorrenti in gara (quelli che partono con l’ordine invertito). In pratica si sta cercando di andare a fare un cambiamento minimo per prendere tempo senza cambiare nulla, un autentica presa in giro anche nei confronti del massimo ordine della FIA che viene chiamato a ratificare le proposte.

Share.