Il primo dei tre round della volata finale per il WRC piloti sta per prendere il via nel nord del Galles con una classifica cortissima, ed un Neuville che resta il favorito numero uno e partendo per primo il venerdì in questi giorni si sta specializzando nella danza della pioggia.
Quest’anno in Galles la sfida per il mondiale tra Neuville, Tanak e Ogier, come nel recente Turchia non sembra concedere spazio a terzi incomodi. In realtà sugli sterrati che tagliano le colline Gallesi nessuno sembra avere i numeri per fare traballare i tre dragoni del mondiale, ma sopratutto nessuno calzerà le gomme D-Mack, che quest’anno sono finite nell’angolo dei cattivi e paradossalmente anche se su un fondo come quello Gallese hanno dimostrato l’anno passato di avere qualcosa in più nessuno se ne avvantaggerà. Uno dei fattori determinanti nella sfida sarà l’ordine di partenza del venerdì, nelle foreste del Galles con fondi che cambiano aderenza in continuazione incide meno che da altre parti, ma il suo peso sia pure ridimensionato lo ha fatto sentire. Sul fattore starting list ad incidere, o meglio a ribaltare il tutto, potrebbero intervenire le condizioni meteorologiche. In caso di pioggia ad avere le condizioni ideali sarebbe Neuville, ed anche se tra i primi tre con acqua e fango la differenza sarebbe minima, il Belga potrebbe subito capitalizzare una vettura che oggi ha quel qualcosa in più. Ad Alzenau ripongono molte speranze sulla trasferta oltremanica, sanno di avere dalla loro una vettura perfetta su quel tipo di tracciato medio veloce, con un fondo scivoloso con l’ulteriore insidia di frequenti cambi di aderenza. Caratteristiche che altrettanto bene si addicono al pilota Belga, che l’anno passato chiuse la sua fatica al secondo posto con una gara inappuntabile. A differenza dell’anno passato Neuville ha dimostrato una maggiore maturità, ed una solidità mentale da campione di razza. Sul fronte Toyota tutto tace, il tracciato non è così veloce da esaltare il pacchetto aerodinamico della Yaris, ma la determinazione di Tanak ed un motore con gli ultimi affinamenti, mettono l’Estone in condizioni di giocarsi la sua partita. Per ultimo abbiamo lasciato il campionissimo Ogier, la Fiesta è migliorata ma delle tre è quella che se vogliamo a qualcosa in meno. La gara però è di quelle dove il feeling può ribaltare gli equilibri, ed anche se mancano le due prove in notturna, ogni speciale è buona per giocare uno di quei jolly che solo il lupo di Gap ha nelle corde. Il suo obbiettivo principale è quello di chiudere il buco con gli avversari, ma la terza posizione nel mondiale è qualcosa che comunque in Catalunya gli farebbe molto gioco. Più che di una sfera di cristallo in questo momento servirebbe un servizio meteo affidabile. La pioggia a quanto pare ci sarà, ma l’evoluzione delle carte meteo continua a cambiare, ed a due giorni dal via è difficile definire orari ed intensità, elementi che faranno una grossa differenza.