TANAK GELA IL GALLES

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Una prima tappa con un meteo che riduce il gap dei primi a partire sulla strada da una mano ad un Tanak che prende di petto la situazione e con cinque scratch si porta in testa alla gara e con il passare dei chilometri allunga chiudendo la giornata con una mezza minutata sugli inseguitori.  

Il lungo di Tanak nello shakedown non ha lasciato strascichi tecnici oppure psicologici, così sulle tre speciali che costituivano l’ossatura della tappa odierna ha messo su un bel tris di scratch, che ha bissato nella replica del pomeriggio (ad eccezione dell’ultima di giornata). Nessuna prestazione monstre, ma una giornata a tutta dove ha ininterrottamente macinato secondi, ed al ritorno nel service park serale il suo vantaggio sul resto degli inseguitori superava il mezzo minuto, abbastanza per mettere le mani avanti e mettere tanta pressione ai suoi diretti avversari nella corsa al titolo. Gli unici che nelle battute iniziali hanno dato l’impressione, se non altro di riuscire ad arginare l’azione dell’Estone sono state le Fiesta di Ogier ed Evans. Ma nel primo passaggio sulla Penmachno il Francese va in testa coda, ed il cambio della sua vettura perde prima e seconda, problema che riesce solo a risolvere al service di metà giornata. A inseguire sia pure con il fiatone (ma un distacco appena sotto i 10″) resta così il solo Elfyn, ma nel trasferimento che porta i concorrenti sulle speciali per la seconda tornata, la sua Fiesta si ferma con l’elettronica in panne e dopo averci provato in tutte le maniere deve issare bandiera bianca. A fine giornata il primo degli inseguitori è Neuville, che paga a Ott 28″.8, il Belga lamenta una vettura non perfetta su questo genere di fondo molto scivoloso. Ma l’impressione è quella che i 20″ buttati nella prima tornata siano effetto di un fondo umido ma non bagnato, che partendo per primo lo ha penalizzato. Il Belga però non è solo e la piazza d’onore la spunta solamente nel finale lasciandosi alle spalle Latvala, Lappi e Ogier, tutti e quattro raccolti in un fazzoletto di una manciata di secondi. Il resto del gruppo insegue ad una minutata dalla testa con Paddon, Ostberg e Mikkelsen, unica eccezione Breen che galleggia a metà tra il gruppo Neuville e quello di Paddon. Tanak con la sua azione non ha ancora calato la sua ipoteca sulla gara, ma quei trenta secondi hanno messo i suoi avversari alle corde, obbligandoli ad una seconda tappa dove per fare saltare la leadership non basterà andare attaccare, bisognerà giocarsi più di un jolly sulle tre speciali lunghe. Sperando che magari in qualche porzione arrivi la nebbia a complicare le cose.        

CLASSIFICA  

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