Un campionato tirato, ed in equilibrio come mai si era visto si deciderà in Australia con un appassionante sfida all’arma bianca tra Ogier e Neuville, al lumicino le speranze di Tanak legate solo alla matematica più che alle reali possibilità.
Oramai la va a poche ore, l’ultima sfida per l’ambitissima corona piloti e quella costruttori stanno per andare in scena a Coffs Harbour, nella lontanissima Golden Coast Australiana. I protagonisti impegnati nelle ricognizioni hanno rilasciato tutti dichiarazioni fiduciose, ma le incognite sono davvero tante dall’ordine di partenza della prima tappa, al meteo che con i suoi temporali potrebbe stravolgere tutto. Ma andiamo per ordine a giocarsi la corona piloti saranno Ogier e Neuville, dopo la Spagna il lupo di Gap ha ripreso il comando, ma il suo vantaggio è di appena tre punti, troppo pochi per permettersi di giocare in difesa o troppi tatticismi. Missione impossibile invece per Tanak che ad Ogier paga 23 punti e 20 al Belga, obbligatorio vincere ma per un ipotetico sorpasso dovrà contare su un doppio autogol delle due lepri, abbastanza difficile da ipotizzare. Sulle speciali Australiane l’ordine di partenza nella tappa del venerdì sarà un gap per Ogier che parte per primo, ma la differenza con chi gli parte alle spalle non è così devastante. Lo scorso anno alla fine della prima boucle pagava appena 8” a Neuville, a fargli perdere il treno nella replica delle speciali del venerdì erano state le bizze del cambio della sua Fiesta. Un ruolo molto più importante potrebbe giocarlo il meteo, la terra Australiana asciuga molto rapidamente, ma i forti acquazzoni temporaleschi trasformano il fondo in una saponetta azzerando il grip (trasformando ogni curva in un potenziale trabocchetto). Ed a oggi le previsioni da venerdì a domenica di temporali ne prevedono parecchi. Una lotta che si annuncia appassionante con tante variabili che vanno oltre all’aspetto prestazionale dei due contendenti. Per il titolo marche Toyota nonostante gli scivoloni Catalani mantiene il suo ruolo di favoritissima, con 12 punti di vantaggio sulla Hyundai, abbastanza per potere fare una gara attenta contando su una vettura che sulle velocissime stage Australiane potrebbe mantenere quel qualcosa in più che sulla terra ha palesato un po’ dappertutto. Hyundai invece si deve giocare il tutto per tutto, dopo essere rimasta a bocca asciutta l’anno passato, continuare il digiuno potrebbe cominciare a fare sorgere qualche punto interrogativo ai vertici del gruppo Coreano. In Australia gli uomini di Alzenau dovranno capitalizzare al meglio l’ordine di partenza, perché se tra i primi la differenza è poca, ben più sensibile è quella con chi parte in fondo al gruppo dove troviamo sia Mikkelsen e Paddon. In ballo c’è anche Ford ma il suo ritardo di 25 punti da Toyota e 13 dalla Hyundai rende l’impresa al limite dell’impossibile.