Niente pioggia sulla East Coast, ed a incidere sulla performance in maniera significativa è ancora l’ordine di partenza, ma nonostante quest’influenza le Toyota prendono la situazione in mano e passano al comando con un super Tanak scortato a 21”.9 da un impeccabile Latvala.
Nella tappa del venerdì le Yaris avevano già palesato di essere particolarmente a loro agio su queste speciali velocissime ed impegnative, una marcia che sarebbe stata trionfale se non fosse stato per le pimpanti Citroen C3 che capitalizzano un ordine di partenza ideale. Condizione che si ripete anche sulle prove di oggi, ma questa volta l’armata Finnico Giapponese parte decisamente più in dietro e già nella prima boucle fa sentire la voce del padrone. A brillare sopra tutti è la stella di Tanak otto speciali e cinque scratch, una delle tante prove di forza a cui ci abituato il pilota Estone. Implacabile nel primo giro, decisamente in controllo appena presa la leadership con Latvala a coprirgli le spalle solamente qualche secondo più in là. Obbiettivo prioritario i punti per il titolo costruttori, visto che per il piloti una volta presa la testa della gara le speranze di successo sbattono contro la muraglia Ogier. Il Francese tiene un bel passo, ma visto il gap di un ordine di partenza migliore ma non ottimale controlla la sua settima piazza senza osare più del lecito evitando avventure pericolose in recuperi impossibili. Quando Breen precipita fuori dalla top five (pagando caro un testa coda e relativa foratura, oltre a qualche danno alla sospensione), Ogier si prende la sesta posizione Ogier aggiungendo un paio di punti (virtuali) in più alla sua classifica che gli garantiscono matematicamente il titolo. Mentre le Yaris senza più forzare abbozzano comunque la fuga alle loro spalle con una tappa in grande spolvero si va ad insediare un Paddon che ritorna a dimostrare di avere nel piede velocità ma anche costanza e precisione. Abbastanza per riuscire a mettersi dietro un Ostberg che lotta a denti stretti sino a metà pomeriggio, ma nel finale lascia qualche secondo in più per strada e deve cedere il podio al Neo Zelandese. Un Paddon che a fine giornata è l’unico a potere vantare gli unici due scratch che non sono andati alle Yaris (sulle speciali vere). A chiudere la top five c’è la Yaris di Lappi, dopo avere perso il treno di testa ieri copre le spalle ai compagni, tenendosi dietro Ogier in maniera autoritaria. Quello che in Ford fa Evans con Neuville, mentre Suninen non riesce a tenere l’abbozzo di rimonta del Belga, che resta concentrato nonostante sente quel titolo piloti che sembrava cosa fatta sfuggirgli una latra volta di mano.