ANDOLFI CAMPIONE VIRTUALE

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Con la nuova suddivisione del mondiale WRC2, che dal 2019 assegnerà due titoli distinti uno dedicato ai Pro ovvero chi corre per le case costruttrici o team iscritti dalle case, ed uno a squadre e piloti privati. Tra i team privati rientra anche l’ACI Team Italia e il suo portabandiera Fabio Andolfi, che sarebbe tra i favoriti della nuova serie. 

L’obbiettivo principe di questa suddivisione è quella di aumentare il numero di partecipanti nella serie dedicata ai privati, evitando quell’impietoso confronto diretto con i driver delle squadre ufficiali, in primis i cechi della Skoda. Un confronto che in passato ha sicuramente scoraggiato qualcuno, ma oggi è difficile stabilire se porterà realmente un’iniezione di linfa vitale negli elenchi iscritti e sicuramente potrebbe essere un bel trampolino per i giovani per mettersi in evidenza. Ma senza la possibilità di poter entrare a fare parte di un vero programma di filiera di una casa, è abbastanza difficile immaginare che questa vetrina possa poi tradursi in qualcosa di più concreto. Anche se la funzione di vetrina non riuscirà a dare uno sbocco futuro, resta comunque una novità interessante per mettere in evidenza giovani di belle speranze. Ed in un’ottica futurista facendo qualche conto grossolano ma comunque abbastanza attendibile, ci siamo avventurati a vedere quali sarebbero stati gli esiti delle due già nel 2018. Se per la classifica Pro nulla cambierebbe con i primi tre targati Mlada Boleslav, una spanna sopra la concorrenza: Citroen C3, Ford Fiesta, Hyundai i20. Per quanto riguarda il titolo dedicato ai privati le carte si rimescolerebbero abbastanza, ma emerge anche un problema reale che è quello nel determinare un Pro e un privato. Ad esempio le debuttanti C3 sono sempre state seguite sotto le tende di PH Sport, team satellite dello Chevron, ma non sempre i piloti delle C3 risultano iscritti come Citroen Total rally team. Situazione ancora più complicata per Gus Greensmith iscritto sempre in maniera privata, ma in realtà sempre sotto l’ala M-Sport WRT. Un dubbio che sarà bene chiarire la prossima stagione onde evitare che il titolo vada ad un R5 che poi così clienti non è. Ma torniamo ai nostri conti quelli; quelli fatti tenendo conto dell’iscrizione da parte di una squadra propongono come vincitore Greensmith, quarto nella classifica 2018 alle spalle degli uomini Skoda. Ma se si tiene invece conto delle squadre che hanno portato in gara i vari piloti il vincitore virtuale sarebbe Fabio Andolfi che per qualche punticino riuscirebbe a mettersi dietro il Polacco Pieniazek, che nella classifica WRC2 2018 lo precede di un paio di punti.

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