Yoann Bonato fresco vincitore del campionato transalpino finisce in bellezza la sua stagione andando a vincere il Var in maniera cristallina, mettendo alle corde una concorrenza agguerrita che come al solito ha dato lustro alla gara Francese di fine stagione.
La concorrenza che si è presentata al via di Ste Maxime era quelle delle grandi occasioni con oltre trenta R5 ed un elenco complessivo che sfiorava i 200 iscritti. Roba del secolo scorso. Ed a cercare di rubare la scena al campione 2018 Yoann Bonato c’erano quasi tutti, dai sempre verdi Sarrazin e Bouffier ai giovanissimi JB. Franceschi e Adrien Fourmaux al debutto con le R5, dopo avere impressionato oramai da due anni la platea Francese con le compatte tutto avanti. Ma nessuno è mai riuscito a mettere in difficoltà Bonato che ha chiuso la mini frazione del venerdì con un buon vantaggio. Vantaggio consolidato il sabato con un passo andante ma senza mai rischiare più del lecito, che gli ha permesso di raggiungere il traguardo in scioltezza. L’unico che ha messo in discussione il primato della Citroen C3 di Bonato è stato i Sylvan Michel l’ex campione Francese che quest’anno ha vinto il titolo nazionale terra transalpino. Con un bell’uno due prende la testa, ma sulla terza speciale butta tutto alle ortiche con un’uscita di strada che lo obbliga ad issare bandiera bianca. A quel punto con un Bonato in fuga l’unico che cerca di abbozzare un timido tentativo di resistenza è Sarrazin, ma la i20 di Stephane non da mai l’impressione di essere in grado di invertire la tendenza negativa e come una beffa sulla speciale conclusiva di Plan de la Tour fora e perde due minuti. Uno scivolone che lo vede precipitare in sesta posizione, regalando la sua piazza d’onore alla Hyundai i20 di Bouffier. Una gara anonima quella di Bryan che non riesce a trovare set-up e feeling, per tutta la durata della gara come testimonia il suo ritardo sopra il minuto. Il gradino basso del podio se lo prende Pellier che alla sua seconda uscita sulla Citroen C3 va a completare la festa finale della CHL Sport. A completare la top five ci pensano il giovane Gryazin e Gilbert, il Russo sull’asfalto dimostra di cavarsela benino, anche se ai primi paga un dazio importante. Tra i giovanissimi galletti impressiona il vincitore dello junior Fourmaux al suo debutto sulla Fiesta R5, nelle prime due stage prende le misure alla vettura e poi con costanza batte dei tempi all’interno della top five. Sulla speciale numero otto, forse proprio quando cerca di accorciare il passo esce di strada ed è costretto al ritiro. Parte forte anche Franceschi, ma quando il fondo si complica preferisce non rischiare e poi una foratura lo porta ai margini della top ten.