L’atto conclusivo del World RX in Sud Africa conferma il dominio assoluto della Volkswagen che non si accontenta di avere già stravinto tutti i campionati, ma come un rullo compressore si prende quasi tutto, l’unico isolato acuto è quello di Loeb.
La prima Heat di qualifica è quella che fa sperare in un round finale più combattuto, o quanto meno con un dominio meno marcato da parte dell’armata Volkswagen e del suo condottiero Johan Kristoffersson. A vincerlo e la Peugeot 208 di Loeb che precede la vettura gemella di Timmy Hansen, ma purtroppo si stratta solamente di un fuoco di paglia, perché da quel momento ritorna a dettare il passo Kristoffersson che fa filotto vincendo consecutivamente Q2, Q3 e Q4. L’unico timido tentativo di arginare la sua azione arriva proprio dal cannibale, che però non riesce a raccogliere più di due seconde piazze grazie alle quali è riuscito a mantenere la seconda posizione nella classifica intermedia. Nelle fasi ad eliminazione diretta il dominio Volkswagen si estende ad entrambe le semifinali, nella prima Kristoffersson prende il comando e se ne va via lasciandosi alle spalle senza alcun se o ma i fratellini Hansen Timmy e Kevin che si guadagnano così l’accesso alla finale. Nella seconda semifinale nonostante la Pole Loeb non riesce a resistere alla carica di Solberg che lo salta e lo lascia alle sue spalle a tenere a bada l’Audi di Ekstrom. Nella finalissima è subito mucchio selvaggio con le due Polo che riescono a prendere il comando, ma alle loro spalle si fa largo sgomitando l’Audi S1 di Ekstrom che dopo poche curve riesce a mettersi negli scarichi di Kristoffersson. La battaglia è serratissima ed a pagare il prezzo più alto è Solberg che va in testa coda e deve lasciare la sua vettura a bordo pista. Un marasma che permette a Loeb di riprendersi la terza posizione, ma a quel punto lo spilungone Svedese allunga e va a prendersi l’undicesimo successo stagionale (su dodici appuntamenti) un record impressionante che la dice lunga su quale sia stata la supremazia della casa tedesca. Forse addirittura superiore a quella palesata nel quadriennio trionfale nel WRC.