L’ultima frazione dell’Africa Eco Race con i suoi trecento chilometri quasi tutti di trasferimento ed appena ventidue di speciale ha portato la carovana dei maratoneti del deserto sulle sponde del lago Rosa dove Jean Pierre Strugo ha potuto festeggiare la sua prima vittoria Marathon.
La tappa di ieri con i suoi 217 chilometri e quella odierna di soli ventidue chilometri hanno sancito il passaggio dal deserto della Mauritania alle spiagge del Senegal, proprio sulle sponde del lago Rosa che spalancano le porte di Dakar. Chilometraggi sempre meno importanti che sono stati affrontati dal gruppo con un ritmo decisamente più controllato attenti soprattutto a mantenere le rispettive posizioni. Così gli ultimi due scratch se li sono aggiudicati Julien, ed oggi Grosselin ma le posizioni della classifica generale sono rimaste le stesse, scolpite nella roccia, in maniera particolare quella del leader Strugo che vince l’edizione 2019 dell’Africa Eco Race con un ora e venti di vantaggio. Alle sue spalle si piazzano David Gerard e Jean Noel Julien che sanciscono il monopolio sul podio dei buggy Optimus MD, protagonisti indiscussi di quest’edizione della Marathon Africana. Medaglia di legno Yves Fromont che con il suo buggy Tarek si è comunque tolto la soddisfazione di andare a scratch. A chiudere la top five generale troviamo il primo camion, vincitore della classe T4, il Man della Portoghese Jacinto che ha costruito il suo successo sulle piste del Marocco, accumulando un vantaggio che poi ha saggiamente amministrato sulle dune della Mauritania. Al traguardo di Dakar a tenere in alto il tricolore ci pensa Stefano Rossi che per il secondo anno consecutivo riesce a concludere la sua fatica Africana. Al traguardo nonostante una interminabile serie di tribolazioni il side by side di Paolo Ceci, che stringe i denti e in qualche maniera chiude la sua avventura sul Lago Rosa. Diversa la musica tra le moto con la Yamaha di Alessandro Botturi dominatore assoluto, nonostante la strenua resistenza del Norvegese Ullevalseter.