CIR FORD NEL MISTERO

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La stagione passata la casa dell’ovale blu per mano del suo braccio armato Ford Racing ha messo in carniere un altro titolo tricolore costruttori, per ora tutto tace ma con Campedelli, ed M-Sport vicine ad una santa alleanza, Ford non può certo stare a guardare.

Se sul fronte mondiale l’impegno dell’ovale blu è nelle mani di Malcolm Wilson e della M-Sport sotto l’egida di una Ford lontana dallo schierarsi in prima persona, la filosofia dell’ovale blu a grandi linee ricalca lo stesso copione in Europa con gli impegni delle varie filiali nei campionati nazionali. Una strategia che in Italia con il sodalizio tra gli organi importatori della casa madre e la Ford Racing negli ultimi anni ha funzionato in maniera ottima permettendo all’ovale blu di portarsi a casa due titoli costruttori in tre anni, mettendo alle corde la corazzata Peugeot. L’anno passato a permettere alla Ford di svettare sono stati i solidi punteggi portati a casa da una formazione che ha potuto contare sulla solidità dei top al volante delle Fiesta, uniti a quelli degli under che si sono alternati al volante delle vetture con il marchio Ford. E’ chiaro che visto quanto si sta delineando per la stagione CIR che è oramai alle porte, con il ventilato sodalizio Orange, Campedelli e M-Sport sarebbe un vero peccato vedere un programma di tale caratura senza la benedizione Ford. Il programma che sta imbastendo Campedelli nasce dai rapporti che si sono instaurati con la M-Sport in occasione del 2 Valli, quando per l’atto finale del CIR 2018 il team Britannico mise a disposizione di Simone un nuovo motore ultima evoluzione. A quanto pare anche la gestione in gara della vettura sarà seguita dalla M-Sport, con uomini e mezzi del loro distaccamento continentale made in Polonia, dove nascono le Fiesta R2. Un programma che anche se non ha ancora strappato il si definitivo del patron Orange 1 Armando Donazzan, vista la sua caratura sembra destinato a strapparlo presto.      

 

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