Il vicentino (Ford Fiesta WRC) conquista il Monte Pennino nella gara che segna il ritorno sulle mitiche strade bianche umbre che hanno fatto la storia del motorsport italiano: a lui la prima del Raceday Ronde Terra 2014/15. Anche Bertin e Fanari su un podio solo sfiorato dal rientrate Arminen. Versace il re delle due ruote motrici.
Lassù dove nidificano le aquile, il primo ad arrivarci è Mauro Spagolla. Il vicentino, navigato da Justin Bardini sulla Ford Fiesta WRC, si aggiudica il primo atto del Raceday Ronde Terra 2014/15. E lo fa, appunto, su strade prestigiose, riesumate – non senza coraggio – dalla PRS Group di Oriano Agostini. Vittoria tutt’altro che scontata e facile, quella del veneto: dopo un primo passaggio griffato finlandese (davvero suggestivo lo scratch del rientrante Arminen, poi finito ai piedi del podio per qualche sbavatura), Spagolla mette le mani sui due passaggi cronometrati centrali, arrivando al via dell’ultima speciale con oltre cinque secondi su Fanari (Mitsubishi Evo IX) e Bertin (Citroen C4 WRC).
La tiratissima frazione conclusiva vede il successo di Bertin-Zamboni, buono però solo per scalare una posizione del podio, ai danni di Fanari-Stefanelli: Spagolla, infatti, concede solo 2”5 e arriva al traguardo con un ‘confortevole’ margine di 3”4 sul conterraneo. Incisiva comunque la gara dei tre a podio (racchiusi in 4”3), promosso pure il già citato Arminen (Subaru Impreza N14 N4), mentre Cobbe-Turco (Ford Focus WRC) segue a 14” dal leader, tallonato di un secondo da Grossi-Pavesi (in difficoltà con l’assetto della Mitsubishi Evo IX R4). A 26” troviamo Trentin-De Marco: il trevigiano paga con un divario inusuale l’esordio sulla Peugeot 208 T16 (R5), ma lascia Nocera Umbra avendo immagazzinato una buonissima esperienza sulla sua nuova arma con la quale disputerà le restanti tappe della serie per ‘terraioli’.
Oltre il mezzo minuto ecco Ferrecchi-Imerito (Ford Focus WRC), il cui ritorno sulle strade bianche dopo oltre due lustri va in archivio positivamente, e Della Casa-Pozzi (Peugeot 208 R5), mentre il plotone dei migliori dieci si chiude con Succi-Guzzi (Mitsubishi Evo IX). Versace-Caldart (Citroen DS3 R3T) precedono di 9” scarsi Landini-Sacchi (Suzuki Swift S1600) nel duello per il primato tra le due ruote motrici: il loro duello è favorito dalle noie all’idroguida che appiedano Chiaruzzi-Conti (Renault Clio R3C) nel corso della terza speciale.