Dopo l’invasione Italica sulle strade del Montecarlo in Svezia saranno tre gli equipaggi battente bandiera Italiana al via con due giovani rampanti Tamara Molinaro ed Enrico Oldrati oltre al rientrante Lorenzo Bertelli che torna a spolverare la sua Fiesta plus.
Lorenzo Bertelli dopo un lunghissimo stop ritorna sulla sella della sua Fiesta plus e lo fa proprio sulle veloci speciali dello Sweden, una gara velocissima e sempre difficilissima ma che ha sempre affascinato il rampollo di casa Prada. Se nel 2017 quando si misurò al volante della plus in Messico ed in Argentina aveva corso senza avversari veri questa volta di avversari ne avrà addirittura due, anche se in realtà Gronholm nonostante la lunga inattività agonistica è fuori portata, visto che nel suo ruolo di tester Volkswagen sulle spalle ha vagonate di chilometri anche con la WRC+. La sfida vera sarà con la Fiesta di Tuohino, uno dei fly finn che non è mai decollato, ed agonisticamente ha corso pochissimo (4 gare negli ultimi 5 anni), quindi si presenta una bella sfida tra due gentleman molto ambiziosi. Per i due giovani si prospetta un primo round nelle rispettive serie support impegnativo ma che potrebbe regalare più di una sorpresa. La Tammy in Svezia ci ha corso l’anno passato, ed ha chiuso la sua gara con un più che onorevole quindicesimo di classe (classe che al via sfiorava le 30 unità). Un risultatone per chi in Svezia ci ha corso per la prima volta, inoltre ha pagato dazio anche per l’errata scelta di non partire nel WRC2, restando così intruppata in più di un occasione nei problemi di chi parte dietro. Un errore che si è lasciata alle spalle e questa volta sarà della partita WRC2, le ambizioni non possono certamente essere da top five ma dopo quanto ha fatto vedere l’anno passato vederla battersi per la top ten è obbiettivo che ha nel piede. Per ultimo, ma solo nel rispetto dell’ordine di classe, abbiamo lasciato Enrico Oldrati che si ripresenta per il secondo anno al via del JWRC. Purtroppo l’anno passato di chilometri nel Varmland ne ha macinati davvero pochi, ma questa volta la preparazione l’ha fatta come dio comanda, andando a correre sulle strade dell’Arctic. Un approccio convincente, con una preparazione mirata ai singoli eventi. Vista la caratura di molti degli avversari sarebbe sbagliato porsi delle aspettative ambiziose, ma anche se il 2019 per lui sarà ancora una stagione di apprendistato (destinato a consolidare la sua solidità di base), una certa progressione la dovrà mettere sul piatto, confermando quelle doti che per ora si sono solo intraviste.