Un finale con un continuo alternarsi di colpi di scena consegna il successo alla Citroen DS3 WRC di Simone Miele autore di un doppio scratch pesantissimo (nelle ultime due speciali) con il quale ribalta la classifica mettendosi alle spalle la Fiesta di Signor.
Il rally Elbano, seconda prova del campionato Italiano dedicato alle WRC si presenta nel suo classico format a cavallo tra il venerdì pomeriggio e sera (ma senza il buio quello vero) e la giornata del sabato. Il più lesto a scattare dai blocchi di partenza è Marco Signor, ma Corrado Fontana gli resta incollato agli scarichi e nella replica della due colli riesce a saltare il la Fiesta del suo avversario. Un braccio di ferro tiratissimo che fa pensare saranno loro due a giocarsi il successo, questo nonostante nella frazione del venerdì Simone Miele terzo a 7” resta pericolosamente in posizione di agguato. Il sabato riparte con uno scratch di Signor ma il braccio di ferro tra i due continua con grande intensità, ma sui ventisette chilometri del Volterraio Cavo il pilota della Hyundai tiene altissimo il ritmo e riesce a mettere tra se ed il suo rivale in crisi di gomme nel finale di speciale dieci pesantissimi secondi, abbastanza per scrollarselo di dosso. Ma quando la gare sembra avere preso una netta piega a favore del Lariano, arriva il primo colpo di scena; sui quindici chilometri della Buonconsiglio Fontana rimedia una toccatina che lo obbliga ad issare bandiera bianca e dare strada ai suoi avversari. In testa ritorna così la Fiesta WRC di Marco Signor, ma a battere lo scratch è un Simone Miele finalmente determinato come non lo si vedeva da tempo, ed a separare i due ad una prova da termine ci sono solamente 1”.8. L’ultima speciale rispetta il pirotecnico copione propone il terzo colpo di scena, con il ribaltone che regala il successo a Simone Miele che mette in carniere un altro scratch pesante e fa saltare la sua Citroen DS3 WRC direttamente sul gradino più alto del podio. Un successo che restituisce al CI WRC un Simone Miele realmente determinato e velocissimo, quello che qualche anno addietro aveva impressionato tutti. Secondo battuto per 3”.7 Signor mentre Pedersoli si insedia sul gradino basso del podio, con un distacco di mezzo minuto, mai realmente in gara nonostante sia riuscito a battere uno scratch. Medaglia di legno per un Carella XXL, con la sua Fabia R5 paga qualche secondo di troppo nelle speciali del mattino, uscendo così dalla lotta per il podio con le più potenti WRC.