Il consiglio mondiale FIA della passata settimana ha ufficializzato il semaforo verde per l’ibrido nei rally a partire dal 2022, una semplice formalità visti gli orientamenti della federazione ma soprattutto dei costruttori, con una prima serie di linee guida per le prime bozze regolamentari.
Dopo avere raccolto gli orientamenti dei costruttori, la FIA ha ufficializzato che il 2022 segnerà l’ingresso di un nuovo regolamento tecnico (quinquennale) con delle WRC+ dotate di tecnologia ibrida. Pur trattandosi di una pura formalità visto che la data era cosa praticamente certa, si è iniziato a tracciare le linee guida che saranno alla base di questo regolamento. Abbandonata la definitivamente la possibilità di aggiungere qualche semplice elemento ibrido, si dovrebbe andare ad addizionare un ibrido elettrico, che permetta di andare in trasferimento con modalità mista, ed in speciale possa andare in supporto alla prestazione della vettura. Un ibrido vero e non un semplice palliativo per dare una facciata green al WRC, un interessante banco di prova richiesto dalle case costruttrici per riportare al centro della competizione su strada la ricerca tecnologica avanzata. Il famoso banco di prova che in un passato sempre più lontano ha fatto la fortuna dei rally, considerati a lungo la vetrina ideale per testare e pubblicizzare quello che di li a qualche tempo sarebbe entrato sul mercato dell’auto. Nelle prime tre stagioni i componenti elettrici e relativi software saranno comuni, ed è probabile questi siano assegnati dalla FIA ad un unico fornitore tramite bando. Mentre negli ultimi due anni del lustro regolamentare i costruttori potranno introdurre nuove evoluzioni tecniche (su questi elementi) prodotti o fatti sviluppare dal costruttore stesso. Un passo quasi obbligato quello iniziale, visto che in tema di ibridi elettrici molti costruttori propongono soluzioni diametralmente opposte, anche negli elementi più basici come le tensioni di funzionamento. I tempi per rispettare la data del 2022 sono però molto stretti è quindi necessario che le linee guida siano definite entro la fine di luglio, in maniera da definire il regolamento entro la fine di quest’anno, in maniera che i costruttori possano disporre di due anni per la progettazione e lo sviluppo su strada della nuova generazione di WRC+. Anche se al momento manca ancora l’assegnazione di un ruolo ufficiale in FIA, è oramai sicuro che a capo del gruppo che si occuperà della stesura di questo nuovo regolamento ci sarà Michel Nandan.