Il forte driver Russo sulle velocissime speciali sterrate della Polonia mette il suo marchio di fabbrica con una progressione costante chiudendo la partita già alla fine della prima frazione e nella seconda amministra con estrema autorevolezza un successo mai in discussione.
Il rally di Polonia parte sulle curve artificiali della Mikolajki Arena, con un Huttunen che parte a razzo per cercare di mettere alle corde tutti gli avversari, una missione impossibile affidatagli da Alzenau per rilanciare le azioni della i20 R5 nella serie continentale. Un’illusione che si infrange contro lo strapotere della accoppiata Lukyanuk Citroen C3 R5, che nella prima boucle del sabato manda tutti al tappeto, compreso il forte Finlandese che in poco più di cinquantacinque chilometri deve cedere ventuno secondi, una vera eternità in una gara dalle medie stratosferiche come quelle Polacche. Nella replica pomeridiana, pur con un ritmo più compassato a dettare il passo è sempre il Russo, che a fine giornata mette in fila sette scratch sui nove a disposizione, portando il suo vantaggio sul Huttunen ad una mezza minutata, mentre il resto del gruppo veleggia in prossimità del minuto. Nella tappa domenicale Lukyanuk accorcia ancora il passo, ma rimedia comunque una foratura che gli costa una quindicina di secondi. Ma a quel punto mentre anche il suo rivale più accreditato sembra pago della piazza d’onore, torna ad alzare il ritmo dei colpi e va a chiudere il suo Polonia con un poker di scratch. Secondo a quasi un minuto un concreto Huttunen, che ci ha provato, ma quando si è accorto che non gli sarebbe bastato tenere un ritmo in soglia per ribaltare gli equilibri intelligentemente si accontenta della medagli di argento. Il gradino basso del podio dopo essere stato per buona parte della gara nelle mani del Ceco Mares, nel finale viene arpionato da solito Habaj autore della solita gara regolare in crescendo.
