BASSO NON SBAGLIA

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La prima frazione del rally Roma capitale si chiude con un Basso saldamente al comando interprete perfetto del secondo passaggio sulla speciale di Pico dove i suoi avversari si perdono per strada a cominciare dal secondo Lukyanuk che ora lo insegue a mezzo minuto.

Nella prima boucle a dettare il passo è un Andrea Crugnola che sia pure senza strafare ricomincia a macinare un ritmo degno della migliore versione del Varesino, capace di battere grandissimi tempi. L’unico che parte con lo stesso piglio è Gryazin, ma il Russo si prende più di un rischio e nella seconda speciale rimedia un lungo da ruote fumante e vola fuori senza diritto di appello. La gara vede così Crugnola mettere in riga senza troppi complimenti Basso e Rossetti, con il Friulano che sulla prima speciale ancora umida gli concede qualche secondo di troppo. Ma la svolta della gara arriva nella replica della speciale di Pico, tra lo sporco tirato in carreggiata e molte corde scavate e con pietre che spuntano è strage di forature. Il primo a caderci è Crugnola, costretto a fermarsi in speciale per cambiare gomma perde due minuti abbondanti e scivola in decima posizione; a Rossetti però va anche peggio in un taglio rompe un cerchio e poi finisce fuori strada e deve issare bandiera bianca. Tra quelli nella top five buca anche Lukyanuk che però se la cava perdendo una ventina di secondi, abbastanza per riuscire comunque a tenere la seconda posizione ad una mezza minutata dal nuovo leader della gara Basso. Una prestazione niente male per il Russo che nella prima boucle è stato rallentato (perdendo qualche manciata di secondi) da problemi alla Pop off. Basso che aveva fiutato il pericolo, ed aveva preso la speciale con quel pizzico di attenzione in più nelle speciali seguenti forte di un bel vantaggio, molla quanto basta per cedere qualche secondo ai suoi avversari ma evitare i tanti trabocchetti del percorso. Il gradino basso del podio se lo prende un Habaj regolare ma senza alcuno spunto velocistico; sull’ultima speciale di giornata il Polacco esce di strada e regala la posizione a Campedelli. Il portacolori Orange fatica a trovare il giusto set-up sulla nuova Fiesta R5, ma della minutata che paga a fine tappa al leader almeno 30” li ha persi nella seconda speciale per una foratura.

CLASSIFICA     

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