LOEB E L’INVASIONE GALLICA

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Il rally di Alba ed i sui protagonisti si inchinano davanti a sua maestà Sebastien Loeb ed alla sua Hyundai WRC + dominatrice incontrastata, alle spalle del nove volte iridato un Sarrazin XXL porta la sua i20 R5 sul secondo gradino del podio davanti a un manipolo di potenti WRC.

La gara fedele al suo copione ha proposto Loeb e la sua Hyundai WRC+, due spanne sopra la concorrenza, in pratica la sua è stata una sorta di corsa a parte, una palestra di una giornata in vista della prima frazione del Deutschland in mezzo ai vigneti della Mosella. Nella prima boucle del mattino con pioggia e sporco portato in strada dai temporali notturni, Seb l’ha presa con la dovuta calma, un ritmo a rischio zero ma con la cavalleria della plus si permette di mettere una trentina di secondi al primo degli inseguitori. Quando però il sole comincia a fare capolino, ed asciuga la strada, Loeb riprende a macinare un buon passo ed i distacchi esplodono, una sorta di passeggiata trionfale che va a bissare il successo ottenuto in Francia (Alsace-Vosges) nell’altra gara pre Germania. La vera sorpresa della gara è Stephane Sarrazin, venuto dalla Francia con la Hyundai i20 R5 del suo team, anche lui in preparazione del Germania. Un talento motoristico che tutti conosciamo, ma nelle dantesche condizioni della prima boucle con un uno due impressionante ha mandato la pattuglia delle WRC letteralmente al tappeto con una mezza minutata pesantissima, che gli è valsa un’ipoteca pesantissima sul secondo gradino del podio. Quando la strada è asciugata è stato altrettanto grande continuando ad incrociare i guantoni con i migliori tempi del drappello WRC, riuscendo a rosicchiare qualcosa in termini di secondi dimostrando di essere in grado di tenere a bada autovetture dotate di una cavalleria ben più importante di quella di una R5. Bravo con i pioggia sotto l’acqua ed anche quando asciugava nella seconda boucle, ed ha optato sempre per le rain per vedere le reazioni e tempi, ha impressionato in velocità ma sia pure tenendo un passo altissimo ha dimostrato di non sbagliare gestendo la vettura anche in condizioni proibitive. Gradino basso del podio per un Pedersoli convincente, il distacco dal tandem di testa è di quelli importanti, ma qualche problemino e sbavature varie hanno contribuito ad andare sommare qualche secondo supplementare. Alle sue spalle si piazza la DS3 WRC di Simone Miele che parte bene, ma nei due passaggi di Igliano fatica e perde contatto dal podio virtuale, che non riesce più a riagganciare nonostante nel finale ritrovi il suo passo migliore. A chiudere la top five ci pensa Scandola che senza il testa coda nel primo passaggio sulla Roddino avrebbe potuto giocarsi il gradino basso del podio. Escono di scena anzitempo Fontana che picchia sulla terza speciale, mentre Marco Signor nella prima boucle paga pegno per l’appannamento del parabrezza poi sbaglia le gomme ed a quel punto getta la spugna.

CLASSIFICA   

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