Lasciato a piedi dopo uno Svezia deludente sulla Fiesta +, decisione se vogliamo prevedibile e condivisibile, è risultato però incredibile il suo allontanamento del team nella fase di preparazione della New Fiesta R5, ma finalmente sia pure “colpevolmente” con una gara di ritardo a Cockermouth si sono ricordati di lui per il Germania.
Le scelte di M-Sport per la stagione 2019 sono state pesantemente condizionate dai budget, ed anche se le due guide di Malcolm sono nomi di un certo peso, la scelta soprattutto nel caso di Evans è stata presa last minute vista l’impossibilità di trovare un’altra guida in grado di portare budget. In un panorama in cui di soldi sono sicuramente meno, ma dove soprattutto gli armatori (o i loro figli) hanno smesso di credere alle favole; l’unico a crederci è stato Tidemand. Sull’onda delle pressioni di fan ed amici ha addirittura rotto con la Even Management che lo seguiva da anni, svuotando il salvadanaio e mettendo tutto sul piatto per Montecarlo Svezia, che sono andate come era prevedibile andassero a risultati zero. Quindi come era prevedibile e stato messo da parte senza troppi complimenti, giustamente o ingiustamente non sta certo a noi dirlo, ma che sia inciampato in un atto di sopravalutazione è innegabilmente nei fatti. Forse un giudizio impietoso ma reale, però altrettanto impietoso è il giudizio nei confronti di M-Sport, perché il WRC con le plus è una storia altra cosa è il WRC2 Pro, nell’anno del debutto della New Fiesta R5. Ovvero dove oggi si concentrano i maggiori introiti della factory di sir Malcolm. Non dirottare Pontus su sviluppo e debutto della neonata Fiesta è errore madornale: considerata la lunga esperienza delle Svedese coinvolto da Skoda nello sviluppo della Fabia e di Volkswagen in quello della Polo R5. Un incarico svolto a più mani, senza utilizzare driver di particolare esperienza, unica eccezione quella di Camilli che però ha guidato la prima volta la New Fiesta a Ypres (apripista) per poi fare un test in vista del Finlandia. Una gara dove il Francese non ha mai brillato, lungi dal mettere in discussioni la sensibilità di collaudatore di Eric ma i risultati ottenuti una vittoria in WRC2 (Germania 2017) ed una seconda piazza in campionato non hanno nulla a che fare con lo spessore dello Svedese. Campione WRC2 nel 2017 e secondo l’anno passato, con undici successi scratch ottenuti in gare marchiate WRC2, ne fanno il migliore interprete di una R5 attualmente in attività che non è passato al volante di una WRC plus. Con il core business della factory oggi concentrato sulle R5, avere solo pensato di debuttare nel WRC2 Pro in Finlandia con Camilli e Greensmith è imperdonabile, fortunatamente in Germania qualcuno si è ricordato di Tidemand ed è stato schierato al fianco di Camilli. Una formazione che almeno questa volta dovrebbe essere veramente al top con il Francese che è un asfaltista puro, mentre Pontus pur non essendo uno specialista sulle strade Tedesche vinse la sua prima gara del WRC2 nel lontano 2014 piegando con una volata imperiale Ott Tanak.