Quando si parla di giovani l’obbiettività spesso viene a mancare ed in un turbinio festoso si tende a fare la ola a tutti quanti, ancora di più quando si tratta di passare al volante di una WRC plus, ma in Germania si ritorna a parlare finalmente di esami, con il confronto diretto tra Greensmith e Katsuta.
Ogni epoca fa storia a se, ed il confronto spesso può risultare ingeneroso, oltre a presentare incongruenze come quelle di un WRC che oggi con le plus si è distanziato anni luce dalla categoria cadetta delle R5, sulla quale si misurano giovani e non in tutte le altre serie nazionali ed internazionali. Questa situazione anomala ha reso molto più complicata la valutazione dei giovani che si affacciano ai volanti delle plus, perché indipendentemente da quelli che possono essere dei risultati a spot, occorre un apprendistato di almeno una stagione condizione che fa si che troppo spesso per i debuttanti non ci siano mai esami. In Germania però questo principio buonista (ma assolutamente malato perché finisce con il mettere sullo stesso piano meritocrazia e chi i sedili li paga), viene a cadere perché si confronteranno due giovani debuttanti (o giù di li) come Greensmith che sulla plus ha corso in Portogallo e Finlandia, mentre Takamoto le misure della Yaris WRC le ha prese sulle strade di due gare del campionato Finlandese. Per entrambi non è in gioco un futuro da apprendisti, perché quello del Britannico è garantito dai budget dei suoi partner, mentre quelli del Giapponesino arrivano dalla filiera Toyota per portare nel WRC un driver con gli occhi a mandorla, in maniera da dare più spessore alla sua presenza del marchio del sol levante, soprattutto nel mercato interno. Quindi non ci saranno bocciati, ma è chiaro che se uno dei due dovesse lasciarsi dietro il suo avversario diretto in maniera marcata, inevitabilmente qualche strascico resterebbe almeno tra addetti ai lavori ed osservatori, che per il momento non hanno messo nel mirino i due lasciandoli ai loro percorso di crescita pianificato in questi anni. A rischiare in maniera particolare è Gus, che in due gare è riuscito ad andare al tappeto tre volte; ed a livello prestazionale è risultato lontanissimo dai primi sia in Portogallo e Finlandia e con distacchi importanti anche dai compagni di squadra. Katsuta invece ha vinto sia all’Itaralli che al Riihimaki. Nella prima battendo una R5 per un niente, ma si trattava di una gara on ice dove dopo una partenza decisa ha collezionato qualche sbavatura, ed a quel punto a preferito non esagerare. Invece sulla terra ha dato vita ad un bel braccio di ferro con la plus di Huttunen, lasciando le R5 a due minuti, ovvero il normale distacco fisiologico.