La gara del portacolori ACI Team Italia si è interrotta sulla penultima speciale con un uscita di strada che ha obbligato il navigatore al ricovero per una frattura del bacino, uno zero che pesa sul suo ruolino di marcia verso il titolo WRC2, ma non compromette la sua rincorsa a un campionato con ancora 3 risultati a disposizione, ed in Turchia al suo fianco tornerà Inglesi.
Quello di Fabio è stato un Deutschland impeccabile almeno sino al momento dell’incidente, quarto con il podio (Kajto e Griebel) nel mirino nonostante una foratura che ieri gli ha fatto perdere una trentina di secondi. Una gara molto bella corsa con un passo che nulla aveva da invidiare ai primi di WRC2 (Volkswagen Polo a parte) veloce ma attento soprattutto nella prima frazione, con un profilo decisamente prudente, visto che ha imbarcato sempre due scorte. Ma sulla Panzerplatte dopo la foratura ha fatto segnare uno scratch e due secondi sulla lunga di quarantuno chilometri, il tutto a coronamento di una seconda frazione che senza i secondi persi nella foratura lo avrebbe visto mettersi tutti alle spalle nella classifica di tappa. Una palese dimostrazione di quanto di buono aveva fatto vedere in Corsica. L’uscita è arrivata in un frangente molto importante con Kajto nel mirino a soli 11”, ed una speciale di ventotto chilometri, mettere sotto pressione il Polacco e cercare il sorpasso non è accollarsi rischi inutili, ma la giusta interpretazione tattica di un pretendente al titolo. A tradirlo è stata una curva nei primi chilometri (Km. 1.9) della Grafshaft, dove è andato largo ed una volta con le ruote nell’erba la vettura si è scomposta, ma a differenza di molte altre escursioni di tanti concorrenti andati per prati la sua corsa si è infranta con la fiancata destra contro un albero, urto che ha causato la frattura di una costola e del bacino allo sfortunato Simone Scattolin. Un infortunio che probabilmente segna la fine della sua stagione, visti i logici tempi di convalescenza e recupero. Ma la squadra non ha perso tempo richiamando subito a fine gara Emanuele Inglesi, che l’anno passato si era seduto al fianco di Fabio in tre occasioni. Come detto nulla di compromesso, è però chiaro che nei prossimi tre appuntamenti Turchia, Galles e Catalunya per Fabio diventa obbligatorio andare a caccia di risultati pesanti, che però ha dimostrato di avere nella testa e nel piede. La speranza è di non assistere a quell’attacco frontale delle tifoserie di campanile che in Italia non mancano mai. Quando si parla di giovani siamo sempre pronti ad invocare la mancanza di aiuti federali, privati e mangeriali, dimenticando che per diventare campioni non basta essere giovani ma serve quel qualcosa in più che nel panorama internazionale hanno dimostrato di avere in pochissimi. Si potrebbe dire che si contano sulla punta delle dita di una mano e tra quelli sotto osservazione c’è anche il nome di Fabio.