Andrea Crugnola scatta per primo dai blocchi di partenza e con un pesante uno due sulla Erbezzo mette una quindicina di secondi tra se ed il primo degli inseguitori, troppo pochi per pensare di avere segnato la gara ma sicuramente una grande iniezione di fiducia per il Varesino ritornato al volante della Vw Polo by HK.
Dopo aver lavorato su set-up della Polo, cucendosela meglio addosso Crugnola ha trovato il giusto feeling con una vettura, archiviando così i timori che lo avevano convinto dal Sardegna in poi a correre sulla Fabia. Una scelta che si è rivelata vincente, ed in una speciale a due facce come la Erbezzo nella parte dove si scivolava di più ha capitalizzato le doti di una vettura che quando l’aderenza sull’asfalto diminuisce si esalta. La prima tappa con il doppio passaggio su quei ventidue chilometri proponeva un chilometraggio inferiore ad un terzo del percorso totale, ed è sicuramente troppo poco per cantare vittoria, anche perché Campedelli, Basso e Rossetti tra qualche regolazione non perfetta sommata a qualche sbavatura ci hanno messo del loro. Ma l’iniezione di fiducia per morale del Varesino è davvero tanta soprattutto nella gara che è ritornato a sedere al volante della Polo. Soprattutto ha messo in fila i rivali nella corsa tricolore, obbligandoli a rincorrerlo sin dalle prime speciali di domani. Alle sue spalle appena sopra i quindici secondi troviamo la coppia Campedelli, Basso, separata da poche manciate di decimi, il Trevigiano è sembrato a corto di feeling con la sua Fabia come in Friuli, mentre Simone con la sua freccia Orange One nel primo round è stato quello che limitato meglio il distacco, ma nella replica qualcosa non è girato alla perfezione ed pagato qualche secondo in più e si è visto saltare dal Giando. Sorpasso che ha prontamente restituito sulla speciale spettacolo by night. A chiudere il quartetto dei pretendenti al titolo, ad una ventina di secondi c’è the Rox, nella prima speciale sul viscido ha pagato qualche secondo di troppo, mentre nella replica agli split si era riportato in linea sui tempi di Crugnola ma nell’ultimo tornante si gira e spegne il motore, perdendo una decina di secondi. I magnifici quattro dimostrano ancora una volta di essere una spanna sopra la concorrenza, ed in appena tre round portano a casa distacchi superiori al minuto. L’unico a farsi notare è un brillantissimo Luca Bottarelli, al debutto CIR con una R5, che riesce a tenere tutti dietro e si guadagna una brillante quinta piazza, sopratutto in considerazione della sua giovane età e dalla scarsa conoscenza sulla R5 (la Fabia) con la quale ha corso solamente tre gare minori.