Il portacolori Hyundai domina la scena al 3 Stadte, l’ultima prova del campionato Tedesco, battendo Riedemann, ma per un punto il campionato va a Kreim squalificato per omissione di soccorso che perde i punti gara ma si tiene i tre della power stage che fanno la differenza.
Il campionato Tedesco ha rischiato di chiudersi in baruffa con il risultato della gara modificato a tavolino con la squalifica di Kreim, che però riesce a vincere il titolo per un solo punto, si sono così rivelati decisivi i tre punti conquistati nella power stage che non sono stati cancellati dalla squalifica. La squalifica è arrivata per un’omissione di soccorso, che però lascia abbastanza perplessi, perché sulla speciale di ventiquattro chilometri Dinkel che aveva chiuso la prima tappa al terzo posto e nella seconda partiva davanti a Kreim. Uscito rovinosamente di strada la sua Skoda Fabia non era visibile dal piano stradale, erano però i visibili i segni della sbandata ed un paraurti staccato a bordo strada, Kreim e il suo copilota a fine speciale hanno detto di non avere visto nessuno con il cartello OK. Il collegio degli stewart a fine gara ha perciò deciso la squalifica per non avere rispettato il regolamento che dice esplicitamente che il concorrente seguente deve perseverare senza eccezioni nell’opera di soccorso. Un’interpretazione molto rigorosa di un regolamento che nello spirito è giustissimo, ma che obblighi un pilota che non vede la vettura uscita di strada, ed il secondo passaggio debba fermarsi sulla base delle tracce di un’uscita di strada è un’autentica forzatura. A quel punto sotto processo ci potrebbe andare anche l’organizzazione visto che anche senza avere i commissari a vista dovrebbe averne uno almeno ogni 500/700 metri, una distanza plausibile per entrambi per verificare l’uscita prima che sopraggiungesse il concorrente successivo. Ma altrettanto al limite dell’incredibile, è la decisione di mantenere i punti della power stage, quelli che consentono a Kreim di vincere il campionato Tedesco, un goffo tentativo di riparare a un torto con un altro errore. Anche perché la squalifica si riferisce a un fatto antecedente la power stage. Un caso che dovrebbe fare discutere perché l’applicazione della giustizia sportiva troppo spesso sta portando a galla delle crepe enormi, legate a interpretazioni di parte, lontane dallo spirito della parola giustizia. La gara vera invece di emozioni ne ha regalate pochine con la i20 R5 di Gassner che presa la testa speciale dopo speciale ha allungato sul terzetto Riedemann, Dinkel e Kreim, con il pilota della Vw Polo che ha dimostrato di avere qualcosa in più delle due Skoda, ma non abbastanza per mettere in discussione la leadership di Gassner. Mentre con Dinkel out e Kreim squalificato il gradino basso del podio è andato a un Geipel staccato di ben 2 minuti.