Nelle foreste della regione di Coffs Harbour il fuoco continua ad avanzare e ieri sera il primo a cedere le armi è stato il rally nazionale che sarebbe andata in coda al WRC (sessanta vetture iscritte), cancellato integralmente ma alle 17.00 ora locale di oggi la direzione gara ha emesso un comunicato con un nuovo percorso per il WRC ridotto ai minimi termini. 94 chilometri di speciali spalmati in tre giorni di gara.
La situazione incedi nel dipartimento forestale della regione di Coffs Harbour, non accenna ad attenuarsi ed ha cominciato a destare forti preoccupazioni negli organizzatori da almeno una settimana. Ma con il passare dei giorni la situazione è precipitata. Obbligando la macchina organizzativa australiana a cancellare l’evento nazionale che si disputa in coda alla gara mondiale, un importante appuntamento nazionale che è riuscito ad attrarre una sessantina di equipaggi. La decisione è arrivata ieri sera, dead line per fermare i concorrenti e le rispettive assistenze prima che prendessero la strada per Coffs Harbour. In realtà gli equipaggi erano già sul piede di allarme da qualche giorno, nonostante si sperasse di non arrivare a tanto, perché un’appendice di sessanta vetture era molto importante per la gara in se, ma soprattutto per il movimento Australiano. I timori ora dopo ora sono cresciuti anche per il WRC, ma in questo caso tutta la carovana è oramai in viaggio ed i mezzi sono sbarcati da qualche giorno nell’isola continente del Pacifico. Trattandosi di un rally con una ventina di vetture la direzione gara sperava di intervenire con maggiore facilità ad apportare modifiche al percorso, con un taglia e cuci, ma alla fine di un altra giornata di fiamme anche le ultime speranze di riuscire a tirare via una gara decente sono andate in cenere. Così con un comunicato da fare rabbrividire alle 17.00 locali la direzione gara ha annunciato un nuovo percorso di appena 94,37 chilometri di speciale, a fronte dei trecento e rotti previsti. Un autentico disastro che riduce le tre tappe ad avere un venerdì con appena venti chilometri di speciali, sessantatre il sabato e undici la domenica. Una sforbiciata che a termini di regolamento, con la riduzione dei punteggi in base ai chilometri effetuati assegnerebbe il titolo costruttori a Hyundai, ed il WRC2 a Loubet ancora prima della partenza. Ma che indipendentemente dalle evidenti cause di forza maggiore è destinata a sollevare un vero tsunami di polemiche.