AL TUSCAN BASSO PIGLIA TUTTO

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Un Tuscan caratterizzato da una cascata di colpi di scena al limite dell’incredibile, vede la classifica della gara mutare fuori e dentro le prove cronometrate, ed al via dell’ultima speciale si presentano in tre racchiusi in un fazzoletto di appena 3”.7 che si giocano gara e titolo sino all’ultimo metro della Castiglion del Bosco.

Arrivare sulla speciale conclusiva del Tuscan i ventisette chilometri e rotti della Torrenieri – Castiglion del Bosco con tre concorrenti in lizza per gara e titolo tricolore è cosa mai vista. Soprattutto se si considera la presenza, almeno sino all’ultimo riordino di Scandola il terzo incomodo che non ti aspetti a sparigliare ulteriormente le carte. Nelle prime due speciali mattutine un fondo scivoloso, ma non troppo e la temutissima nebbia che ha marcato visita, hanno spalancato la cabina di regia del Tuscan alla Fiesta Orange, mentre con una sbavatura simile nel passaggio terra asfalto Basso, ma soprattutto Crugnola perdono una manciata di secondi e si ritrovano ad inseguire con il fiatone. Ma per Campedelli la seconda boucle si trasforma in un incubo, sulla lunga rimedia una foratura che a fine speciale gli costa una mezza minutata e scivola ai margini della top five, a 22” dal nuovvo leader della gara Umberto Scandola. Ma mentre Crugnola e Rossetti se le danno di santa ragione e Basso gli resta incollato ad un niente a confondere le acque ci pensa il Veronese, o meglio la sua Hyundai che prima di rientrare all’ultimo riordino paga ritardo per una panne elettrica, ed all’uscita guido D’Amore riconsegna la sua tabella di marcia lasciando via libera ai tre pretendenti al titolo, che si giocano il tutto per tutto in una volata di ventisette interminabili chilometri, con la spada di Damocle della pioggia pronta a sparigliare ancora una volta le carte. Ed alla fine giove pluvio ci mette lo zampino dando una bella mano a Basso (che parte per primo mentre inizia a piovere) che fa esplodere i cronometri e si prende gara e titolo. Alle sue spalle la piazza d’onore se la prende un Crugnola che in prova gli paga una decina di secondi, ma salva la seconda piazza mentre The Rox rimedia una foratura e sprofonda fuori dalla top five. A sorpresa il terzo gradino del podio se lo prende un Andreucci che con l’obsoleta Peugeot 208 approfitta dei tanti scivoloni, ma non smette di incantare il pubblico con una guida spumeggiante ed estremamente efficace.

CLASSIFICA     

 

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