Dopo le audizioni informali questo lunedì a Roma sono stati convocati i quattro protagonisti del CIR Basso, Campedelli e Rossetti (unico assente Crugnola) per analizzare on board e le prove presentate per le forature che hanno segnato il Tuscan. Al seguito di tutte le audizioni la giunta ieri sera ha deciso di convalidare il risultato del Tuscan, ed anche il campionato.
Questa volta la posizione della federazione era più che mai difficile, d’altronde lo sarebbe qualsiasi federazione oppure organizzatore di campionato quando la credibilità della sua serie viene messa in discussione. Uno dei problemi è che dopo avere cercato di lavare i panni sporchi in casa, senza fare troppo rumore, questo dopo Friuli e Due Valli al Tuscan la situazione è letteralmente precipitata. Oggi, con il senno di poi, risulta facile puntare il dito contro qualcuno, ma in realtà è l’intero sistema a dovere fare ammenda perché la decisione di affrontare il problema evitando di dargli visibilità si è rivelato un errore. Ed anche se a quanto pare le prove a supporto delle forature intenzionalmente provocate a Campedelli e Rossetti, non erano così vane, anzi collimavano tra loro in maniera molto più che sospetta è altrettanto vero che non emergeva un dolo tale (o meglio senza la presenza di colpevoli riconducibili a chi che sia) da giustificaree un intervento a tavolino sulle classifiche. Per cui la giunta si è espressa con la formula abbastanza scontata che non ha ritenuto le prove portate dai piloti nell’udienza Romana non così importanti e concrete da giustificare eventuali cambiamenti sulle classifiche. Una decisione che non va quindi a modificare i risultati della gara in se confermando il titolo piloti di Giandomenico Basso e quello costruttori della Ford. La procura sportiva però nella sua indipendenza continuerà le sue indagini, ed è probabile si esprima tra fine gennaio e febbraio, ma a meno di clamorosi risvolti difficilmente andrà a ribaltare le decisioni della giunta. Una decisione destinata a scontentare molti, come era inevitabile, ma la situazione era talmente ingarbugliata che qualsiasi decisione riparatoria presa a tavolino (andando a modificare le classifiche) sarebbe risultata sbagliata, facendo giustizia solo parzialmente. Certamente annullando la speciale 8 (una delle richieste sul tavolo) i due titoli sarebbero andati a the Rox e Citroen, ma a quel punto Campedelli sarebbe risultato doppiamente mazziato. Ma annullare le speciali sei e otto, considerando la gara chiusa alla settima speciale e non al c.o. di Montalcino era sufficientemente contorto, per cui a quel punto la logica avrebbe richiesto l’annullamento della gara. ma in pratica non sarebbe cambiato nulla con Basso e Ford campioni piloti e costruttori. Ora non ci resta che vedere se i firmatari degli esposti accetteranno questa decisione oppure..