Ancora prima che Budar si sbilanciasse sulla possibilità di vendere oppure dare in gestione le Citroen C3 plus, qualcuno si era già fatto avanti per sondare il terreno, di programmi corposi oppure compratori nessuno, ma qualche nome di spessore come Ostberg disposto a scommettere su Svezia oppure Finlandia c’era.
Ed a sbilanciarsi più di chiunque altro è stato proprio Mads, anche lui come Latvala e Paddon sa bene che per riuscire a saltare ancora su un sedile ufficiale, l’età è importante (lui di anni ne ha appena trentadue), ma quello che più conta è avere già guidato delle plus, molto meglio se dimostrando anche di andare forte. Ed Ostberg l’anno passato con la Citroen C3 è riuscito ad andare per due volte a podio: secondo in Finlandia e terzo in Australia dove avrebbe tentato la sorte anche quest’anno se gli incendi delle foreste intorno a Coffs Harbour non avessero mandato tutto in fumo. Dopo l’esperienza 2017 quando acquistò la Fiesta di Wilson ai suoi esordi, ne da parte sua e neppure da parte del team Adapta gestito dal padre Morten non c’è più nessuna velleità di portarsi a casa un’auto così pesante da gestire. Ne tantomeno PH Sport è mai stata intenzionata ad un acquisto in prima persona. La disponibilità della squadra di Pialla è sempre stata per la gestione della vettura di un cliente, oppure per seguire sul campo un eventuale noleggio di mamma Citroen. Una trattativa che è andata avanti sino alla chiusura delle iscrizioni per il Monte, con Ostberg che sembrava sul punto di concludere e Camilli che invece era ancora lontano dal chiudere il budget richiesto (appena il 50%). Quando sono stati resi i nomi degli iscritti alle serie WRC, per Camilli non è stata una sorpresa vederlo retrocedere nel WRC3, ha lasciato invece decisamente sorpresi trovare Ostberg già nel WRC2 (obbiettivo stagionale più o meno dichiarato) visto quanto ci teneva ad essere al via dello Svezia con la plus e quindi obbligatoriamente al Monte per riprendere in mano la vettura e trovare i giusti automatismi. Ed in fatto di budget si sa che Mads è sempre riuscito a metterne assieme di veramente importanti, in più quest’anno ha dalla sua anche la filiale Norvegese dello “chevron”. Una scelta che però è molto più limpida e chiara dopo quanto sta emergendo da dietro le quinte; a quanto pare se pubblicamente i vertici Citroen si sono dichiarati interessati a vedere le loro vetture correre privatamente nel mondiale, dal punto di vista pratico l’intenzione non è sembrata la stessa visto che a fermare Mads pare ci sia stata una richiesta astronomica, che a gara andava a raddoppiare le somme di cui Latvala aveva parlato qualche settimana addietro. Una scelta difficile da leggere se non nella volontà di non proporsi nel WRC con un pilota, ed in una gara con chance di podio.