LA REMUNTADA DI BREGA

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Anche la seconda edizione del Rally Day dell’Alta Valtidone (nella foto Benassi, il podio) si risolve sotto la bandiera a scacchi. In una gara costellata da incidenti (apprensione per Comendulli), la spuntano Brega-Biglieri su De Stefani-Gentilotti (entrambi su Renault Clio S1600). A podio anche Caldaralo-Beltrame (Clio-R3C).

Quando la strada si fa dura, i duri fanno strada. Massimo Brega e Claudio Biglieri si aggiudicano in rimonta la seconda edizione della sempre avvincente e selettiva gara piacentina. E lo fanno da par loro, emergendo quando la sfida si fa sempre più difficile. Ovvero nell’ultimo giro di prove, quando i due tratti cronometrati sono un percorso ad ostacoli nel quale si corre a vista e servono esperienza e, soprattutto, tanto cuore per tenere giù il piede. Brega ci mette l’una e l’altro e si vede: rifila 10”1 all’auto gemella di De Stefani e scalza senza tanti complimenti il cremonese dalla vetta.  Successo di buono spessore, considerando che Brega non saliva sulla Clio S1600 dall’ormai lontano 2009: anche per questo, la prestazione del pavese assume un valore speciale.

Promosso, ma senza lode, De Stefani: indiscutibilmente il migliore nella prima parte di gara, il pur bravo lombardo ammette a fine gara di non essersela sentita di spingere quando, nel finale, le strade mostrano tutte le loro insidie. Sorride pure Michele Caldaralo, di nuovo sul podio del Valtidone (lo scorso anno fu secondo) al termine di un’ennesima gara come sempre tutta concretezza.

Medaglia di legno per il migliore degli equipaggi ‘ennisti’, Ghezzi-Benenti (Mitsubishi Evo IX), quattro secondi più veloci di Leoni-Nodi (Clio S1600) ed otto dell’altra Evo IX di Tavelli-Cottellero. Di Stefano-Santini (Clio S1600) precedono Vercesi-Pisati (Clio A7), gli ultimi a contenere il divario dal vincitore sotto il minuto. Tedeschi-Filippini (Clio R3C) ed Andrea Mazzocchi-Nobili (Clio A7) completano la file dei dieci migliori.

Poca fortuna per Re-Moriconi (Clio S1600) e Bernardi-Zanini (Clio R3C): i primi perdono il quarto posto sull’ultima speciale per una leggera uscita di strada, i secondi sbattono sulla stessa prova, vanificando il quinto posto; quello della Clio R3C è solo l’unica di una serie di incidenti più o meno rovinosi, il peggiore dei quali coinvolge Comendulli-Luraschi. Se per la navigatrice tutto si risolve con poco più di uno spavento, il pilota lombardo viene estratto dopo circa un’ora e trasportato in elisoccorso a Parma. Qui, gli vengono riscontrati fratture alle costole ed un trauma epatico ma, per fortuna, lo sfortunato alfiere della SMD non corre pericolo di vita.

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