La terza giornata sulle strade del Montecarlo ripropone un’altra tappa da incorniciare con una classifica ad elastico tra Evans, Ogier e Neuville che se le sono date dalla mattina al pomeriggio con un passo una spanna sopra il resto del gruppo. La volata di domani si annuncia pirotecnica con Evans in pole ma con Ogier a 4″.9 e Neuville a 6″.4 un podio dove niente è scontato.
Quando oggi ci si soffermava a vedere la classifica generale, oppure quelle scratch delle singole speciali era lampante dell’abisso che separava i tre in lotta per il successo assoluto dal resto del plotone. Qualche lampo, ma molto in lontananza lo hanno fatto intravedere anche Lappi e Loeb e sempre alle spalle della top 3 di speciale. La frazione come ieri si presenta con due facce completamente differenti, la prima con lunghi tratti di neve ghiacciata e verglass che obbliga l’intero plotone a partire con quattro gomme e due scorte chiodate. Nonostante questa scelta le porzioni ghiacciate nascondono molte insidie, ed ancora una volta a fare la differenza è la capacità di leggere la strada e guadagnare secondi togliendo meno gas degli avversari. Un esercizio dove nel passaggio di Sellonet Evans dimostra che in quel genere di esercizio è lui il migliore, ed i tempi di ieri mattina non sono frutto di casualità. Nel pomeriggio invece le strade si presentano decisamente più asciutte e la terra tirata dentro il primo giro è decisamente meno penalizzante rispetto a ieri, che tra umidità e qualche goccia d’acqua tendeva al fango. Così i big vanno tutti via con il pieno di supersoft, ma questa volta è abbastanza evidente che l’esercizio non è togliere gas, ma darne più degli avversari e così i primi quattro imbarcano solamente una scorta. Un’ultima boucle corsa a un ritmo elevatissimo e le medie di speciale schizzano più in alto di una decina di chilometri orari, Ogier e Neuville fanno tesoro del loro mestiere e conoscenza della gara, mentre Evans a La Batie-Neuve gli concede una manciata di secondi soprattutto in quelle pozioni ancora ghiacciate dove alza troppo il piede. Abbastanza per riavvicinare Neuville e vedersi riagganciare al timone della gara dal compagno di squadra che aveva scavalcato nell’ultima speciale del mattino. Ma sull’ultima Neuville continua a pestare ed Evans nonostante un piccolo dritto gli cede solo 4″, ma sul ghiaccio questa volta è Ogier a non osare e paga al Belga due manciate di secondi, ed in generale concede nuovamente la leadership al compagno di squadra Gallese.