La prossima edizione del rally di Montecarlo ha cominciato a fare parlare di se ancora prima che si concludesse quella 2020; una special edition per festeggiare i cento anni dell’auto mobile club Monaco, che per l’occasione dovrebbe spostare il suo baricentro nel principato di Monaco.
Il filo conduttore dell’edizione 2021, sarà la grande festa dell’ACM per il suo centesimo compleanno, una motivazione che sta dando un grande impulso, per imbastire un rally di Montecarlo all’altezza della sua leggenda. L’addio a Gap questa volta non ha nulla a che fare con il probabile ritiro di Ogier, oppure con il dio denaro. La marea di pubblico che anche quest’anno si è riversata sulla regione di Gap è uno stimolo sufficiente per amministrazioni territoriali e comunali. A volere portare tutte le tre / quattro giornate di gara sul baricentro del principato è la stessa organizzazione, che per i suoi cento anni ambirebbe ad una gara targata Montecarlo sotto ogni profilo. Il problema principale ad oggi è rappresentato dal parco assistenza, con l’ACM che lo vorrebbe a Monaco oppure a La Turbie, ma il problema degli spazi necessari ed adeguati sta creando non pochi problemi. Nella zona del porto gli spazi sono abbastanza limitati e nel caso di ottanta novanta concorrenti sarebbero comunque insufficienti. Senza contare i problemi di traffico nel rientro al service di metà e fine giornata, visto che l’autostrada tra Nizza e Monaco negli orari di punta spesso propone code e rallentamenti. Una delle soluzione potrebbe essere quella di andare ad occupare gli ampi spazi che circondano il nuovo stadio di Nizza, posizionato al fianco dell’uscita autostradale di Saint Isidore. Collocazione logisticamente perfetta, ma lontana ed a impatto limitato sul principato. L’unica cosa che non mancano sono le speciali, perché nelle valli che abbracciano la nazionale 202 (Nizza, Gap) non distante dal capoluogo della Costa Azzurra ci sono una miriade di speciali storiche: Saint Auban, Aiglun, Entevaux, La Cayolle e molte altre. Delle classicissime, cariche di fascino, ma con l’incognita ghiaccio e neve ridotta ai minimi termini.