Un’altra difficile giunta ACI Sport, obbligata ad affrontare l’argomento ripartenza con alle spalle una nazione che fatica a pianificare le linee guida generali della riapertura, con la governance impegnata nel braccio di ferro con la serie A. Ma è comunque emersa una chiara volontà di ripartire al più presto con le gare tradizionali, ma con un piano B alle spalle..
Purtroppo oggi si continua a parlare della fase 2 di questa emergenza sanitaria, ma in maniera abbastanza confusa e disordinata e per il mondo dello sport in generale non è assolutamente facile imbastire il futuro prossimo. Una difficile mission per ACI Sport, che però in questa fuga in avanti può contare sull’intero universo dello sport, che si sta muovendo in blocco con serie A, ed altri colossi a tirare la volata. La giunta federale però ha cercato di andare oltre alle evidenti difficoltà di date ancora da stabilire, ed alle difficoltà aggiuntive che sono legate alle corse su strada, assembramenti di pubblico e piani sicurezza (dottori e mezzi di soccorso dislocati sul percorso). Che per i rally potrebbero essere un ulteriore complicazione non da poco. La linea emersa però è abbastanza confortante, perché è chiara la volontà di spingere al massimo sull’acceleratore per ritornare il prima possibile a correre su strada, indipendentemente questa scelta proponga un confronto politico e burocratico con la macchina stato. Cercando di recuperare quel ruolo di mediazione che forse in questi anni è mancato di più (ruolo istituzionale primario per una federazione). L’obbiettivo primario è quello di riuscire a ripartire con il CIR, se possibile dal Ciocco (ma in questo caso i punti interrogativi legati a giugno sono ancora molti), oppure da Roma Capitale con un Max Rendina che si sta impegnando a mille per riuscire a mantenere la sua data, conservando le validità CIR ed ERC. Impresa ne scontata e neppure facile, ma che finalmente vede qualcuno crederci e non deporre le armi ancora prima di arrivare allo scontro. Oggi la volata la stanno tirando altri sport, ma arriverà il momento che bisognerà battersi e vedere che finalmente lo spirito non è quello di deporre le armi prima di combattere è confortante. Comunque si sono anche aperte le porte ad un piano B, ovvero una serie in circuito a tempo determinato, pronta a scattare appena lo sport avrà il via libera. Gare in circuito con una programmazione flessibile, dalle date ai circuiti, in maniera da potere essere reattivi alle diverse realtà ed esigenze territoriali. Un iniziativa atta a permettere di ritornare a mettere in moto l’universo motorsport (preparatori, squadre, team e meccanici) il prima possibile, in maniera da evitare il prolungamento di uno stop che rischia di soffocare molte realtà (aziende con dipendenti, artigiani e una moltitudine di liberi professionisti).