L’ARGENTINA RILANCIA

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Non a caso nelle stesse ore che il Portogallo ha gettato la spugna dalla lontana Argentina, tramite i media locali, è arrivato un forte rilancio dell’organizzatore Sudamericano per trovare una data tra Novembre e Dicembre fine stagione, operazione estremamente complicata ma non impossibile.  

Obbligati a rinviare la propria gara prima che si concludesse il rally del Messico per permettere alle squadre di organizzare i container per il rientro anticipato in Europa, gli Argentini pur mantenendo il silenzio stampa hanno continuato a tastare il polso della situazione, continuando a tessere la loro tela con la federazione. Un silenzio che si è rotto con i media locali appena dal Portogallo è arrivata la notizia che la gara Lusitana aveva optato per la cancellazione. Un segnale che a questo punto poteva pregiudicare anche le speranze di trovare una data per l’Argentina, con l’aggravante dei maggiori problemi legati alla trasferta transoceanica. Gli organizzatori consci dei problemi logistici sono stati molto realistici, mettendo le mani avanti in primis su delle probabilità ridotte al lumicino; sottolineando che gli eventuali problemi delle chiusure dei confini nazionali, in particolare quelle con le nazioni di altri continenti potrebbero essere un ostacolo ancora ad inizio inverno (visto che oggi è quasi impossibile fare delle previsioni a così lungo periodo). Ma la situazione odierna è incerta, ma non così come descritta nel comunicato Portoghese, ed allora da Cordoba hanno ritenuto giusto svelare il loro piano B ovvero puntare ad una data tra fine novembre ed inizio dicembre. Nonostante tutte le difficoltà citate in precedenza, la leva per cercare di scardinare il sistema è quella di un mondiale che se verranno meno Kenya, Nuova Zelanda e Giappone risulterebbe euro sbilanciato. Un argomento con i suoi perché, ed a oggi la trasferta sudamericana al confronto delle altre tre è quella meno costosa e nel calcolo ipotetico delle probabilità con meno problemi di dogane e frontiere. Le possibilità di vedere il WRC transitare sull’altipiano di El Condor nel 2020 sono percentualmente molto basse, ma questo tentativo di provarci sino all’ultimo è un bel segnale che dimostra quanto sana sia la base della gara con base a Carlos Paz.   

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