VIA LIBERA AI TEST SU STRADA

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Dopo avere varato il nuovo protocollo sanitario anti covid-19 per ripartire con i test all’interno dei circuiti, ieri è arrivato il via libera alle prove su strada con un protocollo che va ad integrare la normativa dei test su strada con i dettami sanitari anti virus, che tutto sommato fa ben sperare per il via libera alle competizioni vere.

La settimana passata ad avere avuto il via libere sono stati i circuiti e le attività legate ad esse, che possono rientrare nel filone degli allenamenti individuali. Come anticipato nella presentazione di quel protocollo a stretto giro di posta sarebbe stata emanata una regolamentazione per le prove su strada, che è stata ufficializzata questa mattina. A grandi linee la normativa relativa ai test su strada viene ripresa in toto con alcuni aggiustamenti che vanno nel senso si una maggiore blindatura dell’area delle prove dal tracciato all’area assistenza. Ovviamente gli espletamenti burocratici sono maggiori, questo per riuscire a rispondere in maniera puntuale e precisa alle responsabilità di chi organizza che è tenuto a garantire il rispetto delle norme generali sanitarie. Uno dei punti dirimenti di questo protocollo, che permette di tirare un sospiro di sollievo per il futuro immediato, è quello che riguarda il pubblico. Per gli spettatori non si richiede la predisposizione di aree dedicate, ma è consentito assistere alle prove a bordo strada (ovviamente in sicurezza) come in passato. Le zone vietate saranno quelle individuate da organizzatore e responsabile alla sicurezza come zone pericolose. Un’interpretazione dalla quale traspare una visione abbastanza concreta e sensata per tutti quegli avvenimenti che si svolgono su strada, rally, velocità in salita, ma anche il ciclismo. L’unica cosa che lascia un’po’ perplessi è il fatto che non sia possibile imbarcare il navigatore, una concessione ai paladini del rigore sanitario, che in questa fase di prima riapertura tutto sommato ci può anche stare. Ma fa parte di un concetto generale di quelle regole che sembrano fatte solo per qualcuno, con caschi e mascherine la protezione è sicuramente maggiore di chi siede fianco a fianco per lavoro, come le forze dell’ordine.                         

REGOLAMENTO

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