Dopo avere annunciato le dimissioni in Svezia dal ponte di comando del WRC Promoter Oliver Ciesla non ha ancora un sostituto, ed alla vigilia di giugno data che scandirebbe i suoi ultimi trenta giorni alla promozione del WRC, ha deciso di allungare la sua permanenza a fine luglio per non lasciare scoperta una posizione chiave in questi giorni di frenetiche trattative.
Se in formula 1 la presenza del promotore prima con Ecclestone e poi Liberty Media ha sempre comportato da parte del promotore grandi investimenti, nei rally ed altre specialità motoristiche l’ingresso dei promotori non ha mai avuto lo stesso spessore. In maniera particolare nei rally i capitali sono limitati alla produzione dei contenuti e relativa promozione sui media televisivi e digitali di questi. La posizione del promotore in questo caso pur essendo un’entità indipendente dalla FIA è chiaramente complicata perché è nata come società fornitrice di servizi con un unico mandante, ed è rimasta tale in questi anni. Un lavoro lungo che ha portato a risultati molto importanti soprattutto sul fronte digitale, in particolare nel live streaming, ma ad oggi il fatto di non essere riusciti a trovare un sostituto al dimissionario Oliver Ciesla la dice lunga su un assetto societario legato a doppio filo con WRC e FIA. La ricerca di un manager di spessore nel campo della comunicazione sportiva si è rivelato più complesso del previsto, ma soprattutto la posizione non sembra avere accesso gli appetiti di molti e così a gestire questa difficile fase di transizione, con le delicate trattative per cercare di mettere assieme i cocci almeno sino a fine luglio rimarrà Ciesla che ha deciso di prolungare di un mese la sua uscita di scena. A questo punto è abbastanza palese che dietro alle sue dimissioni non c’è un ritorno immediato nel mondo del calcio, dal quale proviene, ed il braccio di ferro con la FIA potrebbe appianarsi con entrambe le parti disposte a venire a più miti consigli. Anche perché le posizioni di contrasto tra la linea del promotore e quella federale in tema di regolamenti tecnici e intromissioni nella politica dei calendari in questi mesi ha visto la linea del promoter riallinearsi con place de la concorde.