GALLES SULL’ORLO DEL BARATRO

0

Le voci che stanno arrivando dal regno unito, ed in particolare dal Galles sono sempre più preoccupanti, da una parte le restrizioni governative dall’altra nessuna volontà di rinunciare o ridurre l’incasso della biglietteria, ma il silenzio della Turchia è altrettanto preoccupante.

Se qualche settimana addietro la febbre delle corse in Gran Bretagna aveva raggiunto soglie preoccupanti, con un protocollo per le corse su strada che negava la presenza all’interno dell’abitacolo del navigatore, oggi il dado sembrerebbe oramai tratto. Con il governo gallese deciso a mantenere forti restrizioni sugli eventi, ma anche sull’apertura di alberghi e Hotel. Dall’altra c’è un organizzazione che non sembra così decisa a combattere per la propria gara nazionale, anche se si trovasse una quadra sul pubblico contingentandolo, l’impressione è la stessa che è emersa dal Finlandia, con una forte preoccupazione di perdere (contingentamento o meno) un importante fetta di pubblico pagante un fattore che poco piace all’organizzazione, che non contempla la voce pareggio, ma che ancora meno si sposa con gli interessi di dovrebbe concedere le speciali, che percepisce la sua percentuale dai biglietti venduti e senza questo incentivo potrebbero venire a mancare molte strade. Una situazione che sta rapidamente precipitando e come in Finlandia potrebbe prevalere la volontà di gettare la spugna adesso che l’incertezza sulla riapertura delle frontiere e di eventuali quarantene è più grande. Una maniera elegante per togliersi dall’imbarazzo di farlo chiaramente per una questione di mero interesse. Ma se i movimenti al di la della manica sono molto più che preoccupanti, non và meglio la situazione in Turchia dove invece è il silenzio a farla da padrone. Oramai da parecchie settimane ogni notizia ufficiale si è tacitata e sono saltati anche i primi termini di presentazione dei documenti ufficiali destinati a squadre e piloti, a Marmaris non esiste problema pubblico ma le frontiere non sono quelle comunitarie, ed i problemi a fine settembre potrebbero non essere completamente risolti. Il rischio di perdere nel giro di giorni oppure settimane altre due gare è uno spettro sempre più ingombrante.

Share.