Dopo avere chiarito molti, ma non tutti i problemi legati al calendario 2022 WRC, il focus delle discussioni ritorna sulla regolamentazione tecnica 2022, con la FIA che sta faticando a rispondere alle richieste dei costruttori attualmente presenti, con M-Sport che ha finalmente messo sul tavolo le sue carte.
La regolamentazione tecnica 2022 che dovrà stabilire come saranno le nuove rally1, ovvero le regine del mondiale continua a fare discutere, la progettazione da parte delle squadre è partita oramai da qualche mese, perché anche se mancano ancora dei dettagli a grandi linee i punti fermi per iniziare il progetto ci sono. Ma se da una parte ogni costruttore sta tirando per la giacchetta la FIA, per modificare questo oppure quel dettaglio, finalmente M-Sport ha gettato la maschera, dichiarando che sarà della partita solamente se le nuove rally1 potranno essere utilizzate in tutte le competizioni internazionali e nazionali. Come era stato con tutte le WRC delle generazioni precedenti. Un elemento che toglie ogni dubbio sul fatto che anche con l’arrivo dell’ibrido l’impegno della casa dell’ovale blu continuerà a restare marginale. Una scelta che guarda al passato, ma che con i budget odierni potrebbe risultare fatale ad una serie di campionati nazionali e continentali che con le rally2, ovvero le R5 hanno trovato nuova linfa vitale. Ed in molti casi questo passaggio era stato fatto prima che sulla piazza comparissero le WRC plus. L’intento è quello di riuscire ad ammortizzare parte del budget WRC con il reparto clienti, memore di ricordi che però sono lontani dalla realtà di oggi. Allora quello di M-Sport era una sorta di regime di monopolio, con poche intrusioni e senza credibilità, oggi invece deve fare i conti con Alzenau, dove indipendentemente da quanto ha fatto al timone della squadra WRC, Andrea Adamo ha costruito negli anni un reparto clienti con i fiocchi, credibile ed in grado di dare ai clienti la qualità di una squadra ufficiale.