Che il rally Estonia per riuscire a soddisfare le richieste dirette ed indirette del promotore abbia dovuto rompere il salvadanaio è cosa abbastanza evidente, ma a quanto pare il senso degli affari alla repubblica Baltica non manca, ed i prezzi di alberghi ed hotel sono balzati alle stelle.
Nonostante tutte le difficoltà incontrate, ed una palese difficoltà nel mettere assieme le quattro gare necessarie il WRC Promoter ha tenuto botta con tutte le sue richieste, dal gettone presenza agli standard della gara. Una serie di costi che ha obbligato l’organizzazione a dare fondo a sponsor e sovvenzioni governative, per raggiungere il budget di 2,5 / 3 milioni, che richiede una gara di campionato del mondo. Una volta assicuratosi il WRC era abbastanza prevedibile che le facilitazioni per concorrenti e fan cedessero il passo agli aumenti dell’alta stagione che arriva sulla cresta dell’onda mondiale, un fenomeno che soprattutto con le ultime new entry del WRC si è puntualmente ripetuto. Un fenomeno di malcostume che spesso parte dalle stesse organizzazioni, che bloccano tutte le prenotazioni, diventando il primo e unico filtro per il booking. Ma in Estonia non si sono fermati a questa usanza tipicamente anglosassone, loro hanno saltato la fase malcostume per passare direttamente al ladrocinio. Poche ore dopo la promozione nel calendario WRC tutti i siti di booking on-line di Tartu hanno decuplicato i prezzi, passando da qualche centinaio di euri per i tre giorni della gara ad una o due migliaia di euro. Ma in alcuni casi per l’affitto di abitazioni B&B si superano i 4, 6 mila euro solo per i tre giorni della gara, un comportamento che lascia senza parole per la sproporzione dei rincari, che sta già sollevando un autentico polverone. Prezzi che sul sito della gara scendono solamente nel caso si tratti di strutture molto lontane da Tartu, oppure di campeggi e posti in tenda. Al momento non è ancora uscito un tariffario dei pass spettatori, la cui prevendita dovrebbe iniziare nella seconda settimana di agosto.