La ripartenza della massima serie continentale e di quella Italiana, sulle strade del Roma Capitale sono avare di emozioni, dopo il colpo di scena iniziale con Crugnola che esce di strada Lukyanuk e Basso vanno via in scioltezza, con un gruppo di inseguitori agguerrito ma di certo non in grado di insidiare le relative leadership.
Crugnola a Roma ha sempre impressionato per il suo passo, ma forature o sbavature varie gli sono sempre state fatali, questa volta però non c’è stato maniera di sbattere in faccia ai propri avversari la sua velocità un errore sulla prima prova speciale, i 13 chilometri della Pico Greci, lo ha mandato al tappeto. A quel punto la classifica ha subito proposto il suo volto vero con Lukyanuk davanti e Basso ad inseguire, mentre il folto gruppo dei pretendenti non è mai sembrato in grado di tenere il passo di quelli davanti, ad eccezione di Craig Breen che però ha dovuto fare i conti con una gara e soprattutto delle gomme tutte da scoprire, che gli hanno comportato qualche alto e basso di troppo. Così dalla seconda speciale Lukyanuk ha continuato a macinare scratch sino alla fine della giornata, allungando il suo vantaggio su un basso che ha continuato a tallonarlo, ma sempre con il freno a mano tirato di una leadership CIR saldissima che lo ha indotto ad andare in pieno controllo. Nonostante i successi parziali, anche il Russo ha letto ottimamente la situazione cercando soprattutto di non andare a cercare l’impossibile visto le strade sporchissime, con tante pietre in strada e nei tagli, dove forare era facilissimo. Alla fine della giornata il russo vanta una trentina di secondi su Basso, mentre per il gradino basso del podio ad una minutata dalla testa si è scatenata una tiratissima volata tra Solberg, Tempestini, Kreim e Breen racchiusi in un fazzoletto di una decina di secondi. Una lotta che promette scintille anche per la tappa finale. Un gruppetto dove Breen ha dimostrato di averne di più, ma tra una foratura e qualche problemino ha accusato qualche secondo di troppo, impressionante la capacità di interpretare un fondo così difficile da parte del giovanissimo Oliver Solberg. Mentre un Tempestini non felicissimo, ma molto concreto, ed un Kreim finalmente all’altezza delle attese, saranno avversari che sulle speciali più veloci della seconda tappa potranno esprimersi al meglio e magari regalare qualche sorpresa. Se l’uscita di Crugnola ci lascia l’amaro in bocca perché la gara ha perso subito uno dei papabili al successo, parecchia è la delusione per Fourmaux che nella prima speciale fora e si piazza lontano dai primi, ed a quel punto sulla seconda si lascia prendere la mano e finisce gambe all’aria. Superlativo Giacomo Scattolon che chiude nei primi dieci, ma con una stratosferica seconda piazza tricolore in gara 1, davanti a Rudy Michelini e Marco Signor che si sono giocati il podio nell’ultima speciale di giornata, ma nel trsferimento verso il service di Fiuggi la Fabia di Scattolon si deve fermare per un principio di incendio che manda in fumo una giornata comunque da incorniciare.