SCATTOLON UN IMPRESA IN FUMO

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La prima frazione del Roma Capitale in versione CIR ha proposto uno Scattolon in formato XXL, con Crugnola out si è ritrovato subito in mano la seconda posizione dell’italiano rally, che ha amministrato con estrema autorità, ma nel trasferimento verso il service finale sulla sua Fabia è scoppiato un incendio che ha mandato in fumo una giornata da incorniciare. 

Giacomo Scattolon da un Lana con tanti bassi e pochi alti è riuscito a trovare le giuste risposte sulle regolazioni della sua Skoda Fabia, ed a Roma è partito fortissimo. Con il CIRA nel mirino, sui tredici chilometri di Pico ha battuto un settimo tempo assoluto e secondo del CIR, da quel momomento ha continuato ad allungare sul resto del gruppo, con naturalezza, anzi con un pizzico di attenzione in più viste le difficili condizioni della strada. Nella replica di Pico rimedia due forature lente che gli costano una manciata di secondi, ma a quel punto senza più una scorta alza il piede e scivola in decima posizione assoluta. Si tiene però stretta la piazza d’onore del CIR, controllando in maniera autoritaria il ritorno di Michelini. Con la soddisfazione per il risultato conseguito, cala la tensione della gara ed arriva la dimenticanza fatale: fare sfitare il serbatoio in trasferimento. Il serbatoio comincia così a gonfiarsi e sfregando contro la trasmissione si fora e con la benzina che cola si sviluppa l’incendio fatale. La poca benzina in serbatoio ma soprattutto la prontezza dell’equipaggio, riesce svuotando i suoi estintori e quelli delle macchine che seguono a salvare la vettura, ma con gli impianti elettrici e molti tubi andati lo stop è inevitabile anche per gara 2. Un vero peccato perché quella che poteva essere l’ipoteca sul CIRA, ma anche un risultato che lo lanciava all’inseguimento di podio tricolore che ha dimostrato di meritare. A questo punto però la sfida al Ciocco sarà all’arma bianca, visto che tra i pretendenti al CIRA nessuno è sembrato in grado di contrastarlo, mentre nel CIR Basso e Crugnola a parte tutti gli altri sono sembrati in debito di ossigeno, a cominciare da Scandola.  

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