Per Lukyanuk è stata una domenica tranquilla passata ad amministrare il gruzzolo di secondi messo da parte ieri, mentre a mettere pepe alla gara ci hanno pensato il Giando e Crugnola che si sono divisi gli sctarch infiammando la sfida per il secondo round del CIR dove l’alfiere Citroen si è preso la sua rivincita sulla brutta giornata di ieri.
Per Lukyanuk la domenica è stata una formalità che ha espletato in maniera impeccabile, riuscendo a capitalizzare in maniera perfetta il gruzzolo di secondi che ha ragranellato nella prima tappa su un Basso che non ha mai nemmeno cercato di andare a prenderlo. Interessato a portare a casa il risultato pieno nella gara 1 CIR, una scelta quella del russo più che mai oculata visto che in gara 2 del CIR si è ripresentato al via Andrea Crugnola, ed i due hanno dato vita ad una battaglia campale conclusasi con un arrivo in volata tiratissimo. La Volkswagen Polo di Basso parte subito a tutta e si prende qualche secondo su un Crugnola, che questa volta parte con maggiore circospezione. Ma appena il Varesino ha assorbito il duro colpo incassato sulla prima speciale di ieri, ha messo un plus sul pedale di destra della sua Citroen C3 R5 firmando ben cinque scratch consecutivi, che gli permettono di saltare Basso in vetta alla classifica di gara 2 CIR. La terza ed ultima boucle Andrea si presenta al via con 4”.5 sul Giando, che non ha nessuna voglia di farsi da parte ed inizia un ultima sfida sul filo dei decimi, con i due pretendenti al tricolore che se le danno di santa ragione sino all’ultimo metro. Ma i secondi pesano come macigni e Crugnola riesce a prendersi la sua rivincita andando a vincere gara 2 con appena 7”.9 sul suo rivale. Il gradino basso del tricolore va a Scandola che brucia per pochi secondi Michelini, una tappa con il Veronese cresciuto molto rispetto alla prima tappa, ma ancora ad anni luce da cosa sappaimo è capace di fare. Nella classifica generale, quella che fa testo nell’ERC Basso rafforza la sua seconda posizione chiudendo una parte del suo gap su Lukyanuk, metre in terza posizione impressiona il giovane Oliver Solberg che nonostante sul’asfalto abbia pochissima esperienza riesce a mettere la sua Polo alla frusta, lasciandosi un super Breen alle spalle che nella volata finale riesce a bruciare Tempestini, ed un Llarena in crescendo.