Individuare un dominatore in una gara sprint di una novantina di chilometri può sembrare eccessivo, ma più che il distacco finale di 18”.9 che Crugnola impone a Basso sono i sette scratch messi in carniere, sei nelle prime sette speciali disputate a dare l’idea di un successo che non è mai sembrato vacillare.
Appena la gara è scattata dai blocchi di partenza, si è subito capito che la lotta per il successo sarebbe stata una sfida personale tra Andrea Crugnola e Giandomenico Basso, anche se in realtà con il poker di scratch calato nelle prime quattro speciali il Varesino ha messo in chiaro che il suo obbiettivo era vincere e basta. Ed in velocità pura su queste speciali scivolose, con la netta propensione a sporcarsi ha dimostrato di avere raggiunto con la sua Citroen C3 R5, portata all’appuntamento Garfagnino dalla FPF Sport in forma perfetta. Il Giando non è stato da meno, ma qualche leggera noia all’inizio (freno a mano) forse gli ha impedito di dare quel qualcosa in più per andare a tenere testa al suo avversario. Da buon calcolatore non ha mai lasciato andare il suo avversario, mantenendolo sempre sotto pressione, ma dal giro di boa in avanti è sembrato avere rinunciato a giocarsi il tutto per tutto per ribaltare le sorti della gara. Il gradino basso del podio se lo va a prendere uno Stefano Albertini autore di una prova dove alterna alti e bassi, ma se i bassi sono qualche pasticcio di troppo, ed una foratura nel primo passaggio sulla Careggine, gli alti dimostrano che nel plotone degli inseguitori è l’unico in grado di stare sui tempi dei primi. Ed il distacco finale attorno al minuto non gli rende assolutamente giustizia. Se la sfida per il podio propone temi interessanti e passaggi in grado di incantare chi è a bordo strada, dal punto di vista squisitamente cronometrico non propone emozioni particolari, al contrario le posizioni di immediato rincalzo propongono una volata a tre all’arma bianca. Con Marco Signor, Giacomo Scattolon e Alessandro Re che si presentano all’ultima speciale separati da meno di due secondi, ed a spuntarla con un colpo di reni sulla Careggine è Re che salta entrambi così Signor si deve accontentare della quinta piazza, mentre Scattolon scivola in sesta.