Il Return to Rally stages la gara voluta da Malcolm Wilson per dare un segnale verso ripartenza al mondo dei rally Britannici, è stata dominata dal figlio Matthew al volante di una Fiesta plus, che si è tenuto dietro le Fiesta Rally2 di Yates e Fourmaux, tutti e tre ritirati prima del podio per dare il giusto spazio a chi non disponeva di un mezzo ufficiale.
L’idea di Malcolm di organizzare una sorta di gara evento, tutta targata M-Sport comprese le strade della foresta di Greystoke, che confina con la factory della squadra e dove tutte le vetture dell’ovale blu da oltre un ventennio hanno mosso i loro primi passi. Un evento in perfetto stile lockdown, blindatissimo in ogni incrocio e dai camera car non si intravedeva nessuno che non indossasse una pettorina da marshall. Una situazione che unita al cielo grigio della Cumbria metteva tristezza, ma che in realtà non è poi così distante da quella che proponevano le speciali Scozzesi, negli anni ottanta e novanta in occasione del RAC. Deserte ed inaccessibili ad eccezione di pochi accessi ad alto contenuto spettacolare. Il nuovo spirito dello sport che convive con il virus, senza più palchi e cerimonie abbinate ed eventi cittadini pubblici, in parte ha mortificato lo spirito di una gara che altrimenti sarebbe stata una grande festa della factory di Cockermouth. L’adesione è stata quasi interamente made in UK, ad eccezione di un manipolo Irlandese e del Francese Fourmaux, un occasione per far muovere un ambiente che è immobile da mesi e cominciare così a vedere qualche ricambio anche in casa. Ed è proprio questa la prima impressione, visto che il clima della ripartenza oltremanica ci è sembrato molto freddo, troppe difficoltà a fronte di benefici ridotti ai minimi termini. A penalizzare la festa in casa M-Sport ci si è messo anche il Lõuna-Eesti Ralli che ha praticamente scippato alla gara i due top driver di casa Ford M-Sport Lappi e Suninen. Alla fine a stappare lo champagne sul podio virtuale è stato l’Inglese Bird che con la Focus 07 ha messo in fila le Fiesta di Hunter e Moffett. Le vetture ufficiali hanno passato la mano all’ultimo controllo orario, ma se per la Fiesta plus di Matthew è stato un dominio incontrastato, il fatto che alle sue spalle ci fosse Yates un paio di manciate di secondi davanti a Fourmaux lascia insinuare qualche altro dubbio sulle doti del Francese.