CROAZIA ORA O MAI PIU’

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La candidatura della Croazia al WRC in questi anni è sempre stato qualcosa di intangibile, una trattativa reale ma tra due soggetti politici (WRC Promoter e Governo Croato) che hanno sempre messo al centro della trattativa gli aspetti commerciali e mai la gara (che non c’è). Per entrambi è però arrivata l’ora della verita e dimostrare al mondo che non si tratta di un bluff.

Quando si parla di Croazia nel WRC tornano alla mente le immagini istituzionali di Oliver Ciesla con alcuni ministri e tecnici dei dicasteri Croati, nel lontano 2017. Da allora ci sono stati altri incontri e molti abboccamenti, con tanto di candidature mediatiche; ma mai nulla di concreto. Ad esempio un edizione zero, oppure l’appoggio del governo ad una delle gare che oggi fanno parte del campionato Croato, in vista di un futuro passo. Incontri tanti forzature mediatiche altrettante, ma sul tavolo di concreto sembra che la parola rally fosse elemento secondario con il Promotore interessato a piazzare il suo contratto con una tassa di ingresso e dall’altra poca voglia di mettere veramente mano al portafoglio cercando di capire quale potesse essere un tangibile ritorno economico, vedi i ticket. Da allora ad oggi la storia è proseguita più o meno in questi termini, utilizzata da una o dall’altra parte per interessi differenti, ad esempio mettere pressione ad eventuali gare candidate creando una sorta di competizione. Quello che più o meno è stato fatto tra giugno e luglio di quest’anno con Ypres, per cercare di convincere la gara Belga a mettere sul piatto qualcosina di più. Ed a fine luglio si è ritornato a sentire anche Makinen che ha detto preferire un ingresso nel WRC della Croazia, ad Ypres perché si sarebbe trattato di una gara nuova per tutti, e non la gara Belga che Neuville e Breen conoscono molto bene. Peccato che sia talmente nuova che di questa non si conosce nulla, e non stiamo parlando di India, Indonesia o Cina ma una nazione europea a poche manciate di chilometri dal confine italiano. Dopo che si è spostata la Turchia il tira e molla con Ypres è andato avanti ancora per qualche giorno, ma alla fine con la cancellazione del Giappone, si è andata a spostare la gara Belga a Novembre con buona pace di tutti, Turchia compresa. A noi che siamo rimasti ragazzini dentro e adoriamo le favole con lieto fine, è parso evidente che alla fine aveva prevalso la concretezza e la storia di una gara come Ypres aveva avuto la meglio sulla povera Croazia, la cenerentola messa un’altra volta da parte. Ma a distanza di pochi giorni anche la Germania che sembrava volere andare avanti a tutti i costi è crollata come un gigante dai piedi di argilla, ed a questo punto per la Croazia più che aprirsi una porticina, si è spalancato un portone, il lieto fine in cui tutti speravamo. Il fatto che in questi giorni prima con il lancio della spugna da parte del Germania, poi con l’anticipo della data del Sardegna, vogliamo credere che i Croati ed il promotore siano rimasti ammutoliti per l’emozione, ed andranno ad annunciare la data dell’evento che non è nemmeno da spostare visto che sino ad oggi la sua calendarizzazione era rimasta coperta da segreto istruttorio.

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