Con due salite da incorniciare, Simone Faggioli detta legge sui 6,395 chilometri della Cividale Castelmonte facendo esplodere il record della salita in entrambe le salite, battendo con un secco due a zero su Christian Merli che ora è costretto ad inseguire il suo avversario di sempre nella corsa al tricolore. Ma un reclamo in verifica sulla Norma di Faggioli ingessa il risultato.
La terza new entry del CIVM con i suoi sei chilometri e rotti sulle rampe Friulane che da Cividale portano a Castelmonte in un week end di maltempo che ha flagellato tutto il nord Italia è riuscita a dribblare la pioggia, ed il vincitore super Simo è riuscito a battere il record del tracciato in gara uno, per poi abbassarlo di oltre nove secondi nella seconda salita di giornata. Un doppio colpo che obbliga l’Osella di Merli ad un secondo posto staccato di sei secondi abbondanti. Il terzo gradino del podio se lo prende nella seconda salita la Gloria di Federico Liber che salta di slancio un Diego De Gasperi che già pregustava il podio ma un’esagerazione sul salto lo fa scivolare in quarta posizione. Ma a gara finita con le macchine ferme in parco chiuso, un reclamo tecnico di Merli alla Norma di Faggioli va ad ingessare la classifica finale che resta sub-judice. La prima delle carrozzate è la Lamborghini Huracan di Peruggini che chiude al nono posto della generale e si lascia dietro nel gruppo delle GT un Maurizio Pitorri con una Ferrari 488 Challenge in forma smagliante. Tra le E1 a vincere è la Mitsu dell’Austriaco Teliyski che per una manciata di centesimi si lascia dietro la Lancia Delta dello Sloveno Bubnic. Tra le gruppo A ad imporsi è la Skoda Fabia R5 di Bertolutti che per appena due secondi si lascia alle spalle la vettura gemella di Buiatti, mentre il gruppo N va al solito Migliuolo che con la sua Mitsu questa volta sbaraglia un agguerritissima pattuglia di Lancer scese a Cividale dalla vicina Slovenia. Una gara che segna una piccola ma importante svolta nel gruppo A, dove al via si sono presentate ben quattro R5 due Fabia e due Hyundai i20 che hanno messo in difficoltà la datata ma sempre vincente Mitsubishi di Rudy Bicciato.