Dopo avere rinunciato alla preparazione pregara in Estonia, Turchia e Sardegna, unica due giorni di prove quella in vista di Ypres, visto che si doveva trattare di un fondo assolutamente inedito, dai vertici di M-Sport arriva la conferma che anche per Monza non ci saranno test in preparazione del round finale WRC.
La lista delle motivazioni di facciata che in M-Sport hanno tirato fuori per continuare sulla linea, che oramai va avanti da qualche mese, di non effettuare dei test in preparazione delle singole gare del mondiale, è lunghissima. Se vogliamo anche giustificabile, dalle difficoltà logistiche con Italia, Regno Unito, ed il resto di Europa paralizzate da miriadi di lockdown locali, dal fatto che manchino ancora le cartine del rally di Monza, ma soprattutto dal fatto che piloti e squadra non si giochino posizioni di rilievo nel piloti e nel costruttori. In realtà l’unica ragione è quella budgettaria, che di giorno in giorno sta diventando sempre più critica, i lockdown odierni, ma soprattutto il blocco dei rally in tante realtà Europee soprattutto anglosassoni, ha paralizzato il flusso di cassa su cui si regge M-Sport, con la commercializzazione di vetture e ricambi, azzerata o quasi. Una situazione che rischia di protrarsi sino a primavera 2021 inoltrata, ed a questo punto è davvero difficile comprendere che senso abbiano gli sforzi che in M-Sport stanno facendo per essere al via con la squadra ufficiale. Anche perché la presenza sta diventando una cosa fine a se stessa, una presenza valida ai fini dell’appello, situazione che non cementa sicuramente l’umore della squadra, ma soprattutto quello dei piloti dove tutti, chi più chi meno, mettono mano al portafoglio. Forse sarebbe il caso di gettare la maschera e fermarsi sino a quando non potranno riprendere ad avere un onorevole budget per permettersi di competere almeno per un podio. Magari chiedendo alla FIA quella deroga che viene concessa ai nuovi costruttori di non essere presenti ad un intero campionato. D’altronde Toyota e Hyundai possono subire tagli, vista la situazione economica attuale, ma alle loro spalle hanno dei colossi in grado di iniettare capitale, per una struttura come M-Sport che regge tutto il suo business sugli introiti delle corse, ed indotto in una situazione così particolare forse sarebbe ora di fare i conti con la realtà. Questo non significa gettare la spugna, ma riprogrammarsi rinunciando a gettare quella poca liquidità dalla finestra.