La discussione tra scarti, gare dichiarate e da dichiarare che nelle passate settimane ha sollevato un bel polverone nelle serie cadette del WRC, almeno per quanto riguarda il titolo WRC2 Team, ha trovato il suo equilibrio ed è andata ad incoronare ancora prima dell’appuntamento di Monza la squadra Tedesca Toksport WRT.
Nonostante il 2020 iridato non sia ancora chiuso è arrivato il primo verdetto definitivo, quello che consegna il titolo WRC2 squadre alla Toksport WRT, un successo che da un seguito ancora più prestigioso alla strisciata positiva iniziata un anno fa con la vittoria ERC di Ingram. Un successo molto più che meritato, perché ottenuto con un appoggio da parte di Skoda al limite dell’inesistenza, almeno sotto il profilo budgettario. Non a caso per tutta la stagione Tidemand ha dovuto accorciare il suo passo, adattandolo ad una vettura semi privata, dove ad ogni parco assistenza non si può procedere a sostituire il sostituibile, come nelle squadre semiufficiali (vedi PH Sport). Anzi c’è stato un appoggio garantito in maniera più o meno diretta ad Oliver Solberg, che Pontus e la Toksport faticano ancora oggi a digerire visto il loro impegno al massimo livello con le vetture di Mlada Boleslav. Un successo ottenuto davanti a due squadre ufficiali, M-Sport e Hyundai Motorsport, ed alla semiufficiale PH Sport, questa seconda concentrata solamente sulla caccia del titolo piloti, mentre le prime due hanno puntato tutto sugli junior, ma con annessa valigia a supporto della stagione. L’apporto di Brynildsen con i suoi due podi tra Turchia e Sardegna è stato importante, ma la firma decisiva è quella di Pontus Tidemand, con cinque podi iridati, tre dei quali festeggiati sul gradino più alto. Ed a dare un plus valore a questo successo di squadra è la candida livrea bianca della Fabia di Tidemand, che la dice lunga sugli sforzi che hanno dovuto fare il driver Svedese e la squadra tedesca per portare avanti il loro programma iridato.