INGRAM RITORNA ALLE CANARIE

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Tra le sorprese dell’elenco iscritti delle Canarie la più significativa è quella del ritorno al volante, dopo un’intera stagione al palo, del campione europeo uscente Chris Ingram che siederà al volante di una delle Renault Clio RSR Rally5.

L’elenco degli iscritti del rally Islas Canaria quinto appuntamento del ERC, nonostante il difficile periodo che sta complicando non poco i trasferimenti anche all’interno della stessa Europa è riuscito a mettere assieme ben 97 equipaggi, dei quali poco meno della metà non ha la carta d’identità spagnola, a dimostrazione del grande lavoro fatto dal promotore di Eurosport ad incentivo della partecipazione internazionale. Il tasso qualitativo si conferma a livelli altissimi con Lukyanuk, Solberg e Munster in lotta per l’assoluta, ed i due junior in lotta all’arma bianca per il primato nell’ERC1 Junior. Ma nella classicissima delle Canarie oltre ai piloti Iberici che si giocano il titolo nazionale ci saranno anche due terzi incomodi di grande peso come Mikkelsen al volante della Skoda semiufficiale con la quale si è imposto in Ungheria e il Francese Adrien Fourmaux che dopo il successo sulle strade di Como, per lui questo round continentale sarà un importante banco di prova. Ma tra i nomi eccellenti spicca quello del campione d’Europa uscente Chris Ingram, il ventiseienne britannico dopo avere agguantato il titolo 2019 in zona Cesarini, grazie ad una raccolta fondi on-line, quest’anno ha dovuto fare i conti con la crisi economica conseguente al covid-19 che lo lasciato a piedi. Un 2020 completamente a secco, ma grazie alla Toksport WRT con la quale si è imposto l’anno passato, è stato richiamato per affiancare la sorpresa del rally Ungheria Ole Nore, al volante della seconda Renault Clio RSR Rally5. Un balzo indietro al 2017 quando con l’Opel Adam R2 raccolse l’accoppiata ERC3, ed ERC3 Junior. Un ritorno che testimonia la passione di questo ragazzo, ma anche la difficoltà di un momento particolare dove le porte per i giovani molto spesso si chiudono impietosamente in faccia, nonostante i significativi risultati ottenuti (in questo caso la corona europea). Situazioni che si ripetono ovunque nonostante gli sforzi di federazioni o management dedicati.   

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