Domani chiudono le iscrizioni al Montecarlo e dal Principato dovrebbero anche arrivare le ultime variazioni al percorso, per ottemperare a tutte le richieste governative transalpine. L’AC Monaco però ha espresso la ferma intenzione di mantenere la sua data e non essere disposto a inseguire il calendario.
A rovinare l’edizione 89 del rally di Montecarlo, si è messa di traverso la seconda ondata della pandemia, così quella che avrebbe dovuto essere la grande festa per i 110 di storia dell’automobile club de Monaco, dello spirito di festa non avrà nulla. Ed anche la gara messa a punto in estate per avere sulle strade del sud della Francia un’edizione degna della sua storia, pur cercando di restare fedele allo spirito di una grande edizione, è stata costretta ad una piccola rivoluzione fatta di spostamenti e qualche taglia e cuci. Il problema principale è il coprifuoco serale che ha obbligato la semitappa del giovedì a rinunciare al fascino della notte, anticipando Saint Disdier e Saint Maurice al pomeriggio del giovedì, giornata che dovrebbe perdere lo shake down. Modifiche importanti sono in discussione anche per la giornata di sabato dove oltre al taglio di Embrun, si sta cercando di aggiustare la tabella di marcia per riuscire a garantire il rientro di tutti i concorrenti nel parco del principato per le 19.00. Orario che consentirebbe il rispetto del coprifuoco delle 20.00 a tutti i concorrenti nel caso sul trasferimento si registrassero imbottigliamenti o problematiche legate al traffico. O ritardi di qualsiasi genere. Da Monaco si sono mostrati attentissimi e scrupolosi nel seguire le direttive del momento, ed è loro intenzione riuscire a svolgere la gara nella maniera migliore possibile indipendentemente dal prezzo che dovranno pagare. Ma contrariamente alle ipotesi ventilate nei giorni passati non hanno mai seriamente valutato l’ipotesi spostamento a febbraio, con Gap poco interessata ad avanzare sino a febbraio e soprattutto la stessa organizzazione interessata al consolidato ruolo di gara di apertura del campionato. La storia unica del Principato nel mondo delle corse ha motivato a mille la macchina organizzativa per esserci a tutti i costi, ma come è successo a metà primavera 2020 con il Grand Prix di F1, nell’eventualità di un impossibilità immediata non sono disposti a scendere a patti con dei calendari in divenire.